Sono passati otto lunghi mesi dalla scomparsa di Laura Ziliani, tra il 7 e 8 maggio 2021, poi ritrovata morta l’8 agosto lungo l’argine del fiume Oglio.
Il ritrovamento della donna, ex vigilessa 55enne, vedova e mamma di tre figlie, è avvenuto in una località non distante dal luogo in cui aveva vissuto insieme al marito prima di trasferirsi in città.
Due delle tre figlie – Silvia e Paola di 27 e 19 anni – si trovano in carcere insieme a Mirto, fidanzato della prima, con l’accusa di omicidio.
Come sia morta, però, Laura Ziliani ancora non si sa.
Il medico legale ha chiesto tempo e i risultati delle indagini sul corpo della donna dovrebbero essere resi noti nel mese di gennaio.
Laura Ziliani: Temù 8 mesi dopo
Un turista racconta che nella via di Laura Ziliani la gente evita di andarci per la paura di incontrare i giornalisti.
Nicoletta Chirica, grande amica di Laura, ha detto: “Non riesco ancora a credere che sia morta, però se guardo dal balcone vedo che non c’è più nessuno. Si affacciava e mi chiamava: ‘Nico, vieni a prendere un caffè!’. L’ultima cosa che mi ha detto è che aveva voglia di farsi il vaccino, così avremmo potuto tornare a frequentarci in tranquillità“.
“Quando ero triste sapeva sempre farmi ritrovare il buon umore e poi mi aiutava in tutto quello che poteva anche con le bambine. Le nostre figlie sono cresciute insieme. Laura non mi ha mai parlato male delle ragazze, né di nessuno, era molto fiera delle sue figlie“, continua Nicoletta nel suo ricordo.
Le parole del sindaco
Giuseppe Pasina, sindaco di Temù, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Una sua amica molto stretta mi ha confidato che la Ziliani non era tranquilla: da Pasqua si preoccupava per gli scontri con le figlie Silvia e Paola sulla divisione del patrimonio familiare“.
Il totale del valore immobiliare si stima intorno ai 3 milioni e mezzo di euro.
Quindici proprietà immobiliari e sette terreni agricoli, ereditati da Laura dopo la morte del marito nel dicembre 2012.
L’ex vigilessa era quindi titolare delle abitazioni sparse tra i Comuni di Brescia, Concesio, Temù e Malonno.
Lucia, la terza figlia della Ziliani, al pm durante le indagini ha raccontato, a proposito degli appartamenti: “Le mie sorelle le mantiene la mamma, anche perché Silvia è stata licenziata ben tre volte e da quanto ne so non ricevono gli affitti degli appartamenti perché è tutto bloccato“.
Per i cittadini le colpevoli sono le figlie
“Il fatto che dopo la scomparsa di Laura i genitori di Mirto siano subito venuti a Temù a mettere a posto gli appartamenti e a riscuotere gli affitti ha preoccupato gli inquirenti“, continua il sindaco nelle sue dichiarazioni.
“Venivano sempre qui a fare colazione, poi a un certo punto non li ho più visti. Ma mi sembravano due persone normalissime, erano preoccupati perché Laura non si trovava“, racconta Giannina, titolare del bar della stazione.
“I cittadini di Temù non hanno dubbi sul fatto che siano state le figlie, ma c’è preoccupazione: il timore è che la vicenda venga dimenticata e che magari tra qualche tempo le ragazze tornino in libertà, senza che si sappia e si punisca mai chi ha commesso il crimine“, conclude il sindaco Pasina.