Laura Ziliani

Laura Ziliani, il mistero della mail anonima e il ruolo delle figlie

Si riempie di dettagli inquietanti il caso della morte di Laura Ziliani, vigilessa il cui corpo è stato trovato a Temù, dopo un’iniziale ricerca di persona scomparsa.
Solo otto giorni dopo la scomparsa della donna, un anonimo aveva segnalato di aver visto “il nostro vicino di casa che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina” e di aver appreso il giorno dopo che si trattava “della signora Laura”.
Mi hanno pagato per serbare il silenzio, ma sono pronto a negoziare un nuovo accordo”.
Questa la mail misteriosa arrivata alle autorità.
Il giallo della mail anonima, affrontato dai Carabinieri, è tutt’ora irrisolto.
Non è stato possibile risalire a chi facesse capo quell’indirizzo di posta elettronica attivato da un Ip localizzato a Varese.
Gli accertamenti sono tuttavia ancora in corso.

Laura Ziliani: i tre indagati oggi davanti al giudice

Stamattina si è svolto l’interrogatorio di garanzia delle figlie di Laura Ziliani, Paola e Silvia Zani, e di Mirto Milani, fidanzato della sorella maggiore.
I tre soni accusati dell’omicidio dell’omicidio della donna, ritrovata tre mesi dopo la scomparsa.
L’incontro è durato circa 40 minuti, in quanto i tre indiziati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I tre avrebbero ucciso Laura per soldi, per poter mettere le mani sui dieci appartamenti che le aveva lasciato il marito morto travolto da una valanga.
I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici”, si legge. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla relazione di parentela con la vittima e occultamento di cadavere.

L’ultima ricostruzione sulla morte

I farmaci potrebbero essere la causa principale della morte della donna e non il composto di benzodiazepine trovato nel suo corpo.
Gli inquirenti pensano che l’ex vigilessa sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici “potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa“.
Da chiarire ancora dove si trovava il corpo nei 140 giorni intercorsi tra la scomparsa e il ritrovamento.
Io ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto corrente e ora sta facendo la bella vita da qualche parte“.
Queste le parole di Mirto Milani su Laura Ziliani, emerse dalle intercettazioni appena 23 giorni dopo la scomparsa della donna.
Io alla fine le volevo un gran bene ed era una bravissima persona e voleva molto bene alle sue figlie. La situazione era disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva. Diciamo che una persona maliziosa potrebbe anche pensare che sia tutta una trama ordita perché la situazione era troppo grave“, conclude nella conversazione intercettata.
Al momento le ragazze sono al carcere bresciano di Verziano, mentre Mirto si trova nell’altro carcere di Brescia, Canton Mombello