Laura Ziliani

Laura Ziliani: i tre accusati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Le figlie di Laura Ziliani, l’ex vigilessa il cui corpo è stato trovato a Temù, e il fidanzato della maggiore Mirto si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
L’interrogatorio si è tenuto ieri, martedì 28 settembre, davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci.
La Procura di Brescia sta valutando di interrogarli anche nei prossimi giorni.
Dai legali dei tre ragazzi, la cui accusa è omicidio e occultamento di cadavere, nessuna dichiarazione ufficiale.
L’interrogatorio delle figlie è iniziato intorno alle 9:30 ed è durato circa 40 minuti.
Successivamente è stata la volta di Mirto, il quale ha deciso di non rispondere ad alcuna domanda del giudice.

Laura Ziliani e figlie

Laura Ziliani: le dichiarazioni dell’amica

Rossella, amica di Laura e collega di lavoro per un ordine di acquisto ha dichiarato: “L’ultima volta che l’ho vista era Natale. Lei sul balcone di casa a Temù e io sul mio. Eravamo dirimpettaie, le nostre case distanti forse cinque metri, e abbiamo chiacchierato”.
Al telefono si sentivano spesso ma, secondo Rossella, il suo ultimo giorno di vita risale al fine settimana della Festa della Mamma, quando le comunicazioni tra le due si sono interrotte.
In una chat di gruppo su Whatsapp, dove con altri amici organizzavano escursioni, Laura avrebbe detto di non essere disponibile per una gita domenica 9 maggio.
Per la Festa della Mamma vado dalle mie bambine“, ha scritto.
Le stesse figlie che oggi sono accusate del suo omicidio.

La ricostruzione della morte

I farmaci potrebbero essere la causa principale della morte della donna e non il composto di benzodiazepine trovato nel suo corpo.
Gli inquirenti pensano che l’ex vigilessa sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici “potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa“.
Da chiarire ancora dove si trovava il corpo nei 140 giorni intercorsi tra la scomparsa e il ritrovamento.
Io ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto corrente e ora sta facendo la bella vita da qualche parte“.
Queste le parole di Mirto Milani su Laura Ziliani, emerse dalle intercettazioni appena 23 giorni dopo la scomparsa della donna.
Io alla fine le volevo un gran bene ed era una bravissima persona e voleva molto bene alle sue figlie. La situazione era disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva. Diciamo che una persona maliziosa potrebbe anche pensare che sia tutta una trama ordita perché la situazione era troppo grave“, conclude nella conversazione intercettata.
Al momento le ragazze sono al carcere bresciano di Verziano, mentre Mirto si trova nell’altro carcere di Brescia, Canton Mombello.