Omicron

Omicron, Europa: il picco dei contagi terminerà prima del previsto

Hans Henri Kluge, direttore regionale di Oms Europa, ha detto: “Probabilmente il picco dell’ondata di nuovi contagi da coronavirus trainati dalla variante Omicron terminerà prima di quanto previsto“.
Le sue parole sembrano sperare per il meglio, portando l’esempio di come a Malta e nel Regno Unito i numeri siano in discesa.
Kluge spiega anche che “nessuno può sfuggire al SARS-Cov2, l’immunità la raggiungeremo attraverso il vaccino o il contagio naturale.
Le persone vaccinate rischiano 10 volte in meno di sviluppare malattie gravi o di morire. Certamente la variante Omicron ha manifestazioni asintomatiche ma negli individui non vaccinati vediamo quello che è accaduto con le altre ondate“.

Omicron in Europa

L’Istituto superiore di sanità mostra come sia molto più alta la probabilità che una persona non vaccinata finisca in terapia intensiva: 26,7 ogni 100mila persone rispetto a 1,7 per vaccinati da più di 4 mesi e lo 0,9 per vaccinati con la terza dose
Intervistato come ospite di Mezz’ora su Rai3, Kluge ha detto: “Credo che l’Italia stia seguendo la traiettoria giusta.
L’approccio necessario comprende la vaccinazione comprensiva della terza dose, mentre resta importante che le scuole siano l’ultimo luogo a chiudere e il primo ad aprire.
Presto avremo una conferma sui dati in arrivo, in particolare da Israele“.

L’esempio di Israele

Le notizie che arrivano da Israele dicono che ieri si è registrato un ulteriore aumento dei pazienti Covid gravi, ora arrivati al 55% circa del picco della ondata estiva.
Si continua la somministrazione della quarta dose agli over 60, al personale medico immuno-compromesso e esposto.
Il Direttore di Immunologia della Bar Ilan University, Cyrille Cohen, ha spiegato che “non si può fermare l’ondata di Omicron, ma possiamo cercare di ridurre il suo impatto. I più vulnerabili dovrebbero vaccinarsi, indossare mascherine ed evitare il più possibile gli assembramenti. Il vaccino salva la vita prima di tutto a loro“.