Pandemia

Pandemia, come sarà la fine? Forse non ci accorgeremo

In base ai risultati prodotti da uno studio condotto da due ricercatori statunitensi, David Robertson e Peter Doshi l’uscita dalla pandemia di Coronavirus sarà un processo che “avverrà gradualmente e in modo non uniforme“.
Quindi, la tanto attesa immunità di gregge, secondo queste dichiarazioni, non ci sarà.
L’ultimissimo report stato pubblicato sul British Medical Journal, chiarisce che si è arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato l’influenza spagnola nel 1918, l’asiatica nel 1957 e, nel 1968, l’influenza di Hong Kong.

Pandemia: le ultime notizie

I due analisti hanno provato a immaginare cosa succederà quando le ondata dei contagi saranno solo un lontano ricordo.
La fine della pandemia è più una questione di esperienza vissuta, quindi è più un fenomeno sociologico che biologico“, specificano gli studiosi.
Nello specifico, le pandemie virali respiratorie, semplicemente non finiscono in un modo tale da essere visualizzate su un pannello. Le pandemie svaniscono gradualmente mentre la società si adatta a convivere con il nuovo agente patogeno e la vita sociale torna alla normalità“, continuano.
I ricercatori hanno sottolineato che la pandemia finirà “quando spegneremo i nostri schermi e decideremo che altre questioni meritano ancora una volta la nostra attenzione.
A differenza del suo inizio, la fine della pandemia non sarà trasmessa.
Rispetto alle pandemie precedenti il Covid19 ha prodotto un’interruzione senza precedenti della vita sociale“.

Quali sono i numeri reali dei contagi?

Milena Gabanelli e Simona Ravizza smentiscono i dati del bollettino giornaliero sui positivi.
Mentre quest’ultimo segnala un rallentamento, le due giornaliste segnalano che i contagi reali potrebbero aumentare in modo spropositato: tra gli 8 e i 16 milioni totali.
Il tasso di positività in Italia non è mai stato così elevato: è arrivato al 15% mentre in passato si superava a fatica quota 5–6.
A supporto del ragionamento c’è anche il recente studio Hospitalisation risk for Omicron cases in England del 22 dicembre 2021 dell’Imperial College di Londra (Report 50). “L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione Sars-CoV-2 oltre i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale arriva al 71% per chi ha completato il ciclo vaccinale da meno di 90 giorni, mentre nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster è al 68,8%“.
Evidenzia l’Istituto superiore di sanità (Iss).