Coronavirus

Coronavirus: baci, abbracci e strette di mano. Si torna alla normalità

In Gran Bretagna da oggi torna il permesso di abbracciarsi e di avere contatti ravvicinati con familiari e amici, all’aperto e al chiuso.
Gli americani già da qualche giorno si possono togliere la mascherina all’aperto se si trovano fra vaccinati.
In Italia, grazie ai dati sui contagi da Coronavirus in miglioramento, si intravede la possibilità di superare il coprifuoco e poter tornare, piano piano, alla normalità.
L’idea di poter ritornare ai saluti “più libera” è spesso accompagnata dal timore di potersi contagiare.

Coronavirus: ecco i comportamenti da osservare

Il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha fornito una serie di indicazioni.
Sicuramente il gesto più rischioso è quello che porta al contatto primario, cioè il bacio“, osserva Pregliasco.
Se uno dei due soggetti fosse contagioso, la maggior quota di carica virale si concentrerebbe attorno al viso“.
La stretta di mano, invece, con l’arrivo della pandemia è stata bandita.
Si è visto come il tocco sia il contatto meno rischioso, a patto che si igienizzino le mani“, chiarisce il virologo.
Una versione più formale è quella del bacio all’aria, che serve ad abbassare il rischio mimando solamente il gesto.
Via libera al saluto con i pugni che si toccano o i classici gomiti, senza avvicinarsi troppo.
Gli abbracci, anche se contatti stretti, sono concessi con qualche regola.
Se i due visi rimangono ben separati, si può fare. L’abbraccio è a metà del rischio tra il bacio e la stretta di mano“, dice Pregliasco.
Bene avvicinarsi con la testa rivolta all’esterno oppure abbracciarsi “da dietro“, stringendo le spalle.

Mantenere alta l’attenzione

Indipendentemente dai gesti, è bene ricordare di mantenere alta l’attenzione e il buon senso.
Serve andare per gradi. Osservare il contesto, preferire spazi aperti, elementi fondamentali“, conclude il virologo.
Ultimo consiglio: decidere chi abbracciare. Si tratta di una scelta per tutelare i soggetti fragili, gli anziani e chi non è ancora vaccinato“.