Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, Roberto Speranza, in una recente intervista ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla pandemia.
“Ci sono due possibilità di fronte alla pandemia. O fai la mitigazione o il contenimento. Se scegli la prima sei sempre indietro, ma una malattia come questa, con una tale mortalità e contagiosità non la devi inseguire, bensì anticipare, anche prendendo decisioni impopolari prima. È chiaro che tutti sono bravi a dire ”al fuoco al fuoco” quando il virus dilaga ma il pandemonio si evita solo intervenendo prima“, sostiene Ricciardi.
Le dichiarazioni di Walter Ricciardi
“Oltre a vaccinare tutti, bisognerebbe fare i tamponi alla stragrande maggioranza degli italiani e isolare gli infetti. Se ne uscirebbe in 8 giorni. È un’operazione che tutti dicono sia impossibile ma i cinesi per un caso testano 10 milioni di persone. Noi con 200mila potremmo ben testare 60 milioni di italiani“, continua il consulente di Speranza.
“Talvolta non si è avuto il coraggio di prendere misure impopolari per salvare vite. Il prezzo più alto lo abbiamo pagato per non aver fatto il lockdown ad ottobre 2020, e abbiamo avuto 70 mila morti. Io in quei giorni dissi che bisognava chiudere tutto a Napoli e Milano e i sindaci si ribellarono, scrivendo al ministro. A febbraio chiesi il lockdown generalizzato e mi hanno assalito tutti“.
In conclusione Ricciardi tiene a sottolineare: “Dopo due anni non siamo ancora pienamente preparati, non abbiamo un adeguato sistema di testing e tracciamento. Se vuoi evitare i contagi, li devi identificare prima. È come un incendio, va spento quando c’è il piccolo fuocherello, altrimenti dilaga. Ma noi ancora non lo abbiamo capito. Così abbiamo una pandemia virale, economica, sociale e mentale. Andiamo verso ondate che si susseguono“.
Quali sono i numeri reali dei contagi?
Milena Gabanelli e Simona Ravizza smentiscono i dati del bollettino giornaliero sui positivi.
Mentre quest’ultimo segnala un rallentamento, le due giornaliste segnalano che i contagi reali potrebbero aumentare in modo spropositato: tra gli 8 e i 16 milioni totali.
Il tasso di positività in Italia non è mai stato così elevato: è arrivato al 15% mentre in passato si superava a fatica quota 5–6.
A supporto del ragionamento c’è anche il recente studio Hospitalisation risk for Omicron cases in England del 22 dicembre 2021 dell’Imperial College di Londra (Report 50). “L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione Sars-CoV-2 oltre i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale arriva al 71% per chi ha completato il ciclo vaccinale da meno di 90 giorni, mentre nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster è al 68,8%“.
Evidenzia l’Istituto superiore di sanità (Iss).