È successo in Polonia, una donna di 37 anni è morta dopo aver tenuto per giorni il feto morto dentro di lei. La vittima, Agnieszka T, era incinta di due gemelli, uno dei due lo aveva perso ma i medici non sono intervenuti subito perché “la rimozione non è stata consentita in quanto la legge in Polonia vieta severamente l’aborto”.
Distrutta dal dolore la famiglia della 37enne ha denunciato l’ospedale perché ritengono i medici responsabili della sua morta. La donna era stata ricoverata lo scorso 23 dicembre, in ospedale era arrivata con vomito e mal di pancia. In poco tempo le sue condizioni sono peggiorate e ha perso uno dei due bambini che portava in grembo. Stando a quanto detto dai familiari i medici hanno aspettato che morisse anche l’altro feto prima di intervenire, questo è successo sei giorni dopo. I dottori hanno poi atteso altri due giorni prima di rimuovere entrambi i feti morti.
Le condizioni della 37enne sono però peggiorate ancora ed è stato necessario il trasferimento in neurologia, ha perso la vita dopo un arresto cardiaco. La sua famiglia vuole chiarezza e giustizia, è convinta che sia morta a causa di un’infezione contratta perché i medici hanno atteso giorni prima di rimuovere i feti. L’ospedale si è difeso dicendo che hanno agito in questo modo solo perché c’era la possibilità di salvare il secondo feto. Quando però anche lui è morto hanno subito avviato la procedura per l’espulsione che è durata due giorni.
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