Governo Draghi

Governo Draghi: come saranno i prossimi 12 mesi

Conclusa la parentesi degli scorsi giorni per l’elezione del Capo dello Stato, il Governo Draghi riparte con lo stesso programma e tanti argomenti da affrontare.
Da discutere immediatamente le emergenze del caro bollette, le nuove regole per il Coronavirus e le riforme per fisco e pensioni.
Si conferma anche la presenza del Pnrr con una doppia sfida: portare avanti le riforme per fine giugno e trattare con la concorrenza.
Per oggi, lunedì 31 gennaio alle ore 15, dovrebbe esserci la convocazione del primo Consiglio dei Ministri.
Sul tavolo anche alcune misure di contenimento del Covid: obbligo di mascherine all’aperto e chiusura delle discoteche.

Il piano del Governo Draghi per i prossimi mesi

Per il Pnrr, il programma concordato con la Commissione Europea prevede 45 adempimenti da conquistare entro giugno per ottenere i 24,1 miliardi della seconda rata.
Il Governo, inoltre, dovrà affrontare una sfida ancora più difficile.
Portare a regime la spesa per gli investimenti pari a 27,5 miliardi, il 77% in più dell’anno scorso, con un incremento del 50% dei progetti coinvolti.
Appuntamento per il 7 febbraio per rendere flessibile la legge Fornero in tema pensioni.
Il tema previdenziale rappresenta uno dei capitoli più divisivi all’interno della maggioranza, prima ancora delle lacerazioni prodotte dal voto sul Presidente della Repubblica.
Infine, nelle prossime settimane, la maggioranza dovrà affrontare l’argomento della riforma del catasto, che il centrodestra chiede di cancellare e il centrosinistra di mantenere o rafforzare.

Covid

Il Governo Draghi vuole superare il sistema a colori per l’emergenza Coronavirus con un emendamento al decreto legge 221 all’esame del Senato.
Inoltre, verrà prorogato l’obbligo di mascherine all’aperto che è in scadenza proprio oggi, 31 gennaio mentre giovedì sarà esaminata la proroga della validità del green pass rilasciato ai vaccinati con tre dosi. Il governo potrebbe inoltre uniformare le regole anti-Covid per le scuole primarie e secondarie.
In conclusione, risulta urgente sbloccare il disegno di legge annuale per la concorrenza:
Mario Draghi dovrà dimostrare di non essere indebolito