Coronavirus

Coronavirus, Italia: i divieti per Natale e Capodanno

Il Governo di Mario Draghi introdurrà nuovi divieti e restrizioni per contrastare il Coronavirus in vista delle festa natalizie e del Capodanno, in vigore dal 27 dicembre.
L’argomento principale è l’aumento dei contagi, che ieri ha superato la quota di 30mila in un giorno e il peggio, forse, deve ancora arrivare.
Mario Draghi vuole giocare d’anticipo introducendo nuove regole e divieti, comprese misure drastiche per i non vaccinati.
L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi“, ha detto il premier.
Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, cresce ancora l’occupazione dei posti letto a livello nazionale, un aumento registrato in 12 territori.

decreto-natale-governo-draghi-capodanno

Coronavirus: i nuovi divieti

La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità“, ha spiegato Draghi alla Conferenza degli ambasciatori.
Con il nuovo decreto le mascherine dovranno essere indossate anche all’aperto, il Super Green Pass avrà una durata di sei mesi e gli eventi di piazza saranno sconsigliati, così come le feste in discoteca.
Al momento non è previsto un lockdown, né chiusure generalizzate.
Potrà accadere che alcune attività saranno permesse solo a chi ha fatto anche la terza dose del vaccino per il Coronavirus.
Meglio evitare assembramenti e contatti con i non vaccinati.
Niente abbracci, areazione dei locali dove si svolgeranno le feste e massima attenzione ai più fragili, malati e immunodepressi.

Rischio zona arancione

Si cerca di evitare la zona arancione, nonostante alcune regioni – Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige, Trentino, Calabria, Veneto, Liguria e Marche – già in zona gialla, siano a rischio.
La zona arancione, anche nella peggiore delle ipotesi, non scatterà tra Natale e Capodanno, ma nella settimana dell’Epifania, dal 3 al 10 gennaio 2022.
La zona arancione è tra le ipotesi di Zaia: “Il nostro modello dice che fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita con i contagi e ci avvicineremo al passaggio di fascia”.

Le parole di Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco spiega che “la mascherina, meglio se Ffp2, rappresenta comunque un’ulteriore barriera di fronte al virus. E’ meglio tenerla prima e dopo il pasto, mentre si chiacchiera o si scartano i regali“.
A livello di misure igieniche bisogna fare attenzione agli oggetti che passano di mano in mano, soprattutto a tavola, perché il restante 15% dei contagi si verifica per trasmissione indiretta: mi tocco il naso e poi, con la mano contaminata, passo l’olio a un parente“, conclude Pregliasco.