Coronavirus

Coronavirus, Italia: il Governo lavora sulle riaperture

La pandemia da Coronavirus in Italia continua a riportare numeri in miglioramento e, a breve, ci saranno nuovi allentamenti delle restrizioni.
La road-map delle riaperture è attesa nei prossimi giorni, come già annunciato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Voglio uscire al più presto possibile, quindi anche limitare le restrizioni. Non abbiamo una road-map specifica ma è questione di giorni, in modo da eliminare ogni incertezza. È importante per le famiglie e le imprese”.

Coronavirus: la road-map delle riaperture

La certezza riguarda una data in particolare, quella del 10 marzo, dalla quale si tornerà a consumare cibo e bevande al cinema e nei teatri.
Lo stesso giorno si potrà tornare a fare visita ai pazienti ricoverati negli ospedali.
La visita, della durata massima di 45 minuti, sarà consentita anche in terapia intensiva: obbligatorio il Green Pass rafforzato, i guariti dal Coronavirus dovranno presentare un tampone negativo.
In anticipo rispetto alle tempistiche pensate originariamente la capienza negli stadi, che dovrebbe aumentare così come per i palazzetti dello sport.
Si ipotizza di aprire al 100% già prima del 31 marzo, per la partita della Nazionale a Palermo il 24 marzo.

Cambio di rotta per il sistema a colori regionale

Tra le proposte avanzate si parla anche di un superamento del sistema della divisione delle regioni in colori.
A partire dalle prossime settimane non dovrebbe più esserci il passaggio in fascia gialla o arancione ma resta in vigore il colore rosso se in alcune aree dovessero crearsi dei focolai rischiosi.
Il 31 marzo è una data importante per lo scadere dello stato di emergenza: il Governo è intenzionato a non estenderlo ulteriormente, tornando alla gestione ordinaria della pandemia, che porterebbe allo scioglimento del Comitato tecnico scientifico e la struttura commissariale affidata al Generale Figliuolo.
Si ragiona anche sull’idea di abolire il Green Pass nel mese di aprile per i locali all’aperto.
Sarà invece obbligatorio mantenerlo almeno fino al 15 giugno per salire sui mezzi di trasporto e nei luoghi al chiuso.
Un appello per l’eliminazione del certificato arriva dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “L’Italia dovrebbe fare come la Francia, che ad aprile toglie tutto. Spero che da aprile vengano eliminate anche le liste dei Paesi dove andare e non andare“.