Si torna a parlare dell’omicidio di Chiara Gualzetti, la giovane 15enne uccisa lo scorso 27 giugno 2021 da un suo coetaneo a Monteveglio. La vittima si era presa una cotta per lui, ma le sue attenzioni davano fastidio al ragazzo che le ha tolto la vita colpendola con diverse coltellate. Il giovane killer dopo aver ammesso di averla uccisa aveva dichiarato che ad ordinargli di toglierle la vita era stata una voce demoniaca, il Gip lo ha però ritenuto perfettamente capace di intendere e di volere.
Dopo aver ucciso Chiara il ragazzo si recò a casa della sua migliore amica a Bologna. La madre della ragazzina ha fatto sapere che si presentò vestito di bianco con le lenti rosse agli occhi. Sembrava sereno e tranquillo, quasi come se fosse appagato di qualcosa. Restò lì per qualche ore poi disse loro che la mattina era stato insieme ad un’amica e che i suoi genitori lo stavano stressando perché non era più tornata a casa. Disse di non sapere nulla e che non capiva perché i carabinieri lo stessero cercando. Il giorno dopo inviò un messaggio all’amica da un altro telefono perché il suo gli era stato sequestrato dalle forze dell’ordine. Le disse che le voleva bene e che poteva cercarlo in quel numero se avesse avuto bisogno.
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Il ragazzo che ha ucciso brutalmente Chiara Gualzetti quel lunedì tornò a Bologna a casa dell’amica. La madre della migliore amica del killer ha poi aggiunto: “Quando se ne andò via disse a mia figlia: ‘Ricordati che ti voglio bene’, come se sapesse di avere le ore contate.” Per poi concludere: “Non le parlò mai dell’omicidio ma quando abbiamo realizzato ciò che aveva commesso abbiamo pensato fosse venuto a fare del male anche a mia figlia che da quel giorno è in cura dalla psicologa”.