Negli ultimi cinque anni, il turismo organizzato dei viaggi di gruppo è cambiato più di quanto avesse fatto nei venti precedenti. Complici pandemia, crisi climatica e nuove sensibilità culturali, i viaggiatori oggi cercano esperienze autentiche, confortevoli e sicure, anche quando si muovono in gruppo.
I numeri
Un recente studio di Deloitte evidenzia che il 70% dei viaggiatori europei tra i 25 e i 50 anni preferisce “esperienze organizzate, ma con un alto grado di personalizzazione e comfort”. Non a caso, il segmento dei viaggi di gruppo di fascia medio-alta è cresciuto del +12% annuo tra il 2020 e il 2024, con una forte ripresa nel 2023, soprattutto per le mete extraeuropee. Questa evoluzione ha portato alla nascita di una nuova generazione di tour operator che propongono un modo diverso di viaggiare insieme: piccoli gruppi, alloggi selezionati (spesso ville, hotel di livello, invece di guesthouse e ostelli improvvisati), equilibrio tra privacy e socialità, e – dettaglio non banale – un’offerta realmente “all inclusive”, che comprenda voli, trasporti, attività ed esperienze, a differenza di molti operatori che lasciano questi costi a carico del cliente.
Woyage: il tour operator che combina avventura e comfort
Un esempio è Woyage, startup milanese che si è affacciata sul mercato proprio con questo approccio: l’avventura combinata al comfort. Le loro proposte includono voli, hotel di livello, cene e tutte le attrazioni, puntando su location esclusive e rifiutando logiche che fino a ieri erano comuni: interazioni con animali selvatici, spettacolarizzazione della povertà o “folklore da cartolina”. Al contrario, l’obiettivo è offrire un’immersione rispettosa nei luoghi, con itinerari meno scontati e attività non invasive.
Viaggi di gruppo: Trend in evoluzione
Il trend è chiaro: più etica, più attenzione al benessere, meno cliché. Il turismo di gruppo, spesso associato a dinamiche impersonali o caotiche, si sta trasformando in un’esperienza condivisa ma curata nei dettagli. I viaggiatori cercano oggi ambienti compatibili, esperienze rilevanti, coordinatori preparati e soprattutto la sensazione di sentirsi “a casa anche altrove”. E il mercato premia chi sa rispondere a queste esigenze: secondo Euromonitor, entro il 2027 i pacchetti di viaggio premium e responsabili supereranno il 35% del mercato globale dei tour organizzati. Una cifra impensabile fino a pochi anni fa. Insomma, se è vero che il viaggio è anche un modo per conoscere se stessi, farlo bene, e con le persone giuste, conta sempre di più.