Il Pallone d’oro 2021 va a Leo Messi, che vince l’ambito riconoscimento per la settima volta nella sua carriera. Il favorito Jorginho – campione europeo con la Nazionale italiana – si è dovuto accontentare del terzo posto. A completare il podio, al secondo posto, Robert Lewandowski – attacante del Bayern Monaco e capitano della Nazionale polacca. Nella classifica del trofeo consegnato da France Football figurano anche altri quattro italiani, in posizioni però piuttosto basse: Donnarumma (10°), Chiellini (13°), Bonucci (14°) e Barella (26°).
La vittoria di Messi è stata ampiamente criticata, a causa di una stagione in cui il calciatore non ha particolarmente brillato in campo né ha raggiunto i traguardi storici a cui ha da sempre abituato i tifosi. A fronte quindi di un anno altalenante, il giocatore ha costruito la sua vittoria grazie ad un unico successo: lo scorso luglio ha trascinato l’Albiceste al trionfo in Copa America. Questo trionfo, unito all’enorme fama di cui gode – è il campione più famoso al mondo insieme a Cristiano Ronaldo – è stato il fattore fondamentale per ottenere il settimo Pallone d’Oro.
Ed è proprio Cristiano Ronaldo il grande sconfitto della serata. Classificatosi soltanto sesto, ha disertato la serata ed ha infuocato i social con un lungo post di polemica su Instagram: “Il risultato di oggi spiega il perché le dichiarazioni di Pascal Ferré della scorsa settimana, quando ha affermato che gli avevo confidato che la mia unica ambizione era finire la mia carriera con più Palloni d’Oro di Lionel Messi. Pascal Ferré ha mentito, ha usato il mio nome per promuovere se stesso e per promuovere la rivista per cui lavora (France Football, ndr). È inaccettabile che il responsabile dell’assegnazione di un premio così prestigioso possa mentire in questo modo, in assoluta mancanza di rispetto per chi ha sempre rispettato France Football e il Pallone d’Oro. E ha mentito ancora oggi, giustificando la mia assenza dal Gala con una presunta quarantena che non ha ragione di esistere.
Voglio sempre fare i complimenti a chi vince, all’interno della sportività e del fair play che hanno guidato la mia carriera sin dall’inizio, e lo faccio perché non sono mai contro nessuno. Vinco sempre per me stesso e per i club che rappresento, vinco per me stesso e per chi mi vuole bene. Non vinco contro nessuno. La più grande ambizione della mia carriera è vincere titoli nazionali e internazionali per i club che rappresento e per la Nazionale del mio Paese. La più grande ambizione della mia carriera è quella di essere un buon esempio per tutti coloro che sono o vogliono essere calciatori professionisti. La più grande ambizione della mia carriera è lasciare il mio nome scritto a lettere d’oro nella storia del calcio mondiale.”