Google batte Apple 159 a 148. Non si tratta di una partita a calcio o dell’ ennesima causa intentata da uno dei due noti brand dell’ informatica contro la storica rivale, bensì di una battaglia sostenuta a suon di miliardi quella che vede i due mega colossi dell’ high-tech fronteggiarsi per ottenere l’ importante riconoscimento di marchio più importante al mondo. L’ annuale classifica BrandZ, stilata dalla società Millward Brown Optimor, pone al primo posto la società di Mountain View, che vale qualcosa come 159 miliardi di dollari e che, con questo risultato netto, batte la storica “mela” di Cupertino, che si assesta “soltanto” a quota 148 miliardi di dollari. La discesa dalla vetta della Apple pare essere strettamente legata alla crisi creativa che il grande marchio attraversa da qualche tempo, conseguente alla morte del “geniale” Steve Jobs, colonna portante della società.
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Ennesimo successo per Google, brand diffusissimo in ogni parte del globo che, per festeggiare questo importante riconoscimento, è pronto ad espandersi ulteriormente all’ estero. Il colosso di Mountain View, infatti, punta a compiere delle importanti acquisizioni all’ estero, investendo qualcosa come 30 miliardi di dollari. “Noccioline” per Google, che non esiterà a metter mano ai propri, importanti fondi, per acquisire potere in nuovi mercati.
I risultati emersi dalla classifica BrandZ hanno messo in luce come il settore tecnologico sia, senza ombra di dubbio, il più proficuo non solo economicamente, ma anche a livello di popolarità. Un quinto dei marchi che compaiono nella Top 100, infatti, appartengono a questo settore che vede, oltre a Google ed Apple, l’ entrata in classifica di due noti social network, Twitter e LinkedIn, che occupano rispettivamente la 71esima e la 78esima posizione. L’ introito complessivo totale portato a casa dai 18 marchi dell’ high-tech presenti in classifica è di 827 miliardi di dollari. Segue a ruota il settore finanziario, che annovera il maggior numero di marchi del settore internet per un valore di ben 584 miliardi.
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Delusione per il mondo della moda, uno dei brand ritenuti in passato di maggior valore al mondo, e specialmente per il “made in Italy”. Per intravedere un pò di “italianità” in questa classifica, dobbiamo scendere verso gli ultimi posti, dove troviamo Prada tra i “fanalini di coda”. Un pò più in alto nella Top 100 è presente Gucci brand che, però, risulta essere per metà francese. Altro elemento importante che emerge dallo studio BrandZ è legato alla scarsa presenza di marchi di proprietà di Paesi in via di sviluppo: su 100 società infatti, solo una è africana, mentre assenti sono i brand indiani e, a sorpresa, anche la Cina mostra un notevole calo negli incassi dei suoi marchi. E’ la rivincita del Vecchio Continente, i cui marchi hanno registrato, nel corso dell’ anno, un notevole incremento, pari a quello dei super-brand americani.
