La polizia di Spalato, città in cui si è disputata la partita Croazia-Italia valida per le qualificazioni ai Campionati Europei 2016, ha aperto un’inchiesta per individuare i responsabili della svastica presente sul terreno di gioco. Subito dopo il fischio finale, alcuni agenti in borghese hanno prelevato alcuni campioni d’erba che nei prossimi giorni verrà analizzata al Centro per le analisi forensi di Zagabria. Sono stati interrogati anche alcuni addetti della società privata che gestisce la manutenzione del campo di calcio, ma al momento la denuncia è contro ignoti.
La polizia ha analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza del Polijud Stadium ma non sono riuscite a riprendere chi ha disegnato la svastica. Probabilmente, il tutto è avvenuto alcuni giorni prima della partita usando una sostanza chimica con effetto ritardato. Il presidente della Federcalcio croata Damir Vrbanovic ha affermato: “Saremo puniti severamente, non ci sono dubbi. Si tratta di un’operazione calcolata, e ora abbiamo bisogno dell’aiuto dello Stato poiché abbiamo preso uno schiaffo dagli hooligan, non solo il calcio croato, ma tutto il Paese”.
La Croazia, dopo la comparsa della svastica sul campo, ora rischia un’altra serie di partite a porte chiuse fino all’esclusione dalle competizioni europee secondo quanto afferma l’articolo 14 del regolamento della Uefa. Le sanzioni cominciano con la parziale chiusura dei settori dello stadio, fino alla chiusura totale in caso di recidiva, fino ad arrivare alla sconfitta a tavolino e esclusioni dalle competizioni internazionali.