ROMA – La giornata di ieri è stata decisiva per la politica italiana. Il Senato ha votato sì al disegno di legge Boschi della riforma Costituzionale che cambierà la composizione dello stesso. La riforma è stata votata grazie ai 179 sì dei partiti di maggioranza che sostengono il governo, mentre i no sono stati 16 e solo 7 gli astenuti. Questa presa di posizione rappresenta una vittoria politica per il premier Matteo Renzi che ringrazia chi continua a seguire il sogno di un’Italia più semplice. “Una bellissima giornata, non tanto per noi quanto per l’Italia”, ha aggiunto Maria Elena Boschi.
Le opposizioni, ovvero M5S, Lega Nord, Forza Italia e Sel, si sono astenute dal voto, anche se singole figure hanno preferito scegliere di testa propria, come per esempio Bernabò Bocca e Riccardo Villari i quali, pur facendo parte dell’Fi, hanno votato a favore. Si sono invece astenuti i senatori tosiani e la senatrice a vita Elena Cattaneo. Silvio Berlusconi aveva cercato di compattare Forza Italia allo scopo di prendere una decisione comune. Alla fine l’Fi ha deciso per l’astensione del voto e l’abbandono dei banchi pur rimanendo comunque all’interno di Palazzo Madama.
Durante il discorso dell’ex presidente Giorgio Napolitano, oggi senatore a vita, il Movimento cinque stelle ha deciso di abbandonare l’aula, seguito dalla quasi totalità dei rappresentanti di Forza Italia. Napolitano ha infatti votato a favore della riforma e dichiara che: “Bisognerà dare attenzione a tutte le preoccupazioni espresse in queste settimane in materia di legislazione elettorale e di equilibri costituzionali”. I tempi effettivi per l’approvazione della riforma sono però ancora lunghi: il ddl Boschi deve prima passare dalla Camera e poi aspettare fino a giugno per una nuova lettura in senato.