SINAI – Tragedia nella penisola egiziana del Sinai. 23 minuti dopo il decollo, l’aereo russo diretto a San Pietroburgo è precipitato vicino all’aeroporto di Al Arish, dove ha tentato di avvicinarsi per un atterraggio di emergenza. A bordo 224 passeggeri, tra cui 17 bambini e 7 membri dell’equipaggio. Nonostante l’intervento immediato dei mezzi di soccorso, per ora non ci sono superstiti.
L’aereo di linea sarebbe partito questa mattina da Sharm el-Sheikh alle ore 5.51 (le 4.41 in Italia), diretto a San Pietroburgo in Russia. Era atteso per le ore 12.10 (ora locale) all’aeroporto di Pulkovo, circa le 10.10 del mattino in Italia. Una ventina di minuti dopo il decollo però, a circa 9000 metri di altezza, il pilota ha lanciato un SOS per un problema tecnico alla radio chiedendo di poter atterrare ad un aeroporto vicino. Da quel momento, si è perso il contatto con l’aereo. Lo schianto è avvenuto a circa 100 chilometri dalla pista di atterraggio di Al Arish, dove il pilota si stava appunto. A bordo c’erano 62 uomini, 138 donne, 17 tra bambini e ragazzi, e 7 membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri 214 era di nazionalità russa, gli altri 3 dell’Ucraina.
Si era ipotizzato subito che la causa dell’incidente fosse un attentato. La zona dove l’aereo si sarebbe schiantato è infatti proprio quella dove le forze dell’esercito egiziano si stanno scontrando con quelle dell’Isis. Dopo una prima ricostruzione però si parla solo di un tragico incidente. A confermarlo l’Sos inviato dal pilota alla torre di controllo per un problema tecnico. Anche i resti dell’aereo sembrano confermare questa seconda ipotesi. Il mezzo è spezzato in due, la probabile causa sembra l’impatto con il suolo roccioso della zona. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato per domani una giornata di lutto nazionale. Inoltre, ha dato istruzioni per far luce sull’incidente il prima possibile.
Intervenuti immediatamente sul luogo, i mezzi di soccorso (una quarantina di ambulanze e 5 aerei) hanno cercato di estrarre i passeggeri dai resti dell’aereo. “Abbiamo sentito delle voci dall’interno dell’aereo che chiedevano aiuto”, hanno affermato alcuni soccorritori appena giunti sul luogo. La richiesta di aiuto sembrava provenire da una parte del velivolo dove non si riesce purtroppo ad entrare. Per ora sono stati trovati 120 cadaveri. “Sto vedendo una scena tragica – racconta un funzionario della sicurezza – Tanti morti sul terreno, molti ancora legati ai loro posti a sedere”. Ancora ignote le cause della tragedia: lo spazio aereo in cui si trovava il mezzo quando è stato lanciato l’SOS era sicuro, il tempo buono e la visibilità normale. Si cerca la scatola nera.