Indonesia, uccide stupratore della moglie e ne mangia il pene

Uccide lo stupratore della moglie e ne mangia il pene

INDONESIA – Rudi Efendi è stato arrestato in seguito al rinvenimento dello stupratore della moglie, trovato mutilato in un’auto bruciata a Giacarta, in Indonesia. Il marito furioso è accusato di aver ucciso lo stupratore della moglie, avergli tagliato il pene e di averlo cucinato e mangiato. La vittima è stata trovata nel villaggio di Penumangan Lama, a Giacarta, in un’auto bruciata.

Gli investigatori hanno affermato che la scioccante verità su come lo stupratore sia morto è venuta a galla solo quando sono riusciti ad arrestare una coppia sposata legata all’omicidio. La polizia di Tulangbawang ha dichiarato che la vittima è stata uccisa dal sospetto Rudi Efendi. Efendi, infatti, avrebbe ucciso l’uomo dopo che quest’ultimo ha stuprato sua moglie Nuriah. Il capo della polizia Edward Syah Pernong ha rivelato al quotidiano locale che la coppia avrebbe ucciso lo stupratore e appiccato il fuoco.

Nonostante il corpo fosse stato bruciato, la polizia ha notato che era stato mutilato: una ferita all’orecchio, lividi in testa e rimozione dei genitali. Dopo l’arresto, Rudi Efendi ha confessato l’omicidio dello stupratore e di avergli tagliato i genitali. Una volta compiuta la parte più difficile, è tornato a casa con il pene della vittima e l’ha fritto. “Ho mangiato il suo strumento vitale“, ha raccontato alla polizia, secondo quanto emerso.

 

Efendi ha dichiarato che l’atto di cannibalismo è stato una forma di medicina: “L’ho mangiato per curare il mio dolore al cuore verso la vittima”. La polizia ha spiegato che la coppia si è sposata recentemente e che una settimana prima del matrimonio la donna ha confessato di essere stata stuprata dall’ex fidanzato. Dopo la confessione, Rudi ha pianificato l’omicidio. L’uomo ha chiesto alla moglie di fissare un appuntamento con l’ex fidanzato, al quale si è presentato per ucciderlo a coltellate. Efendi ha poi mutilato il cadavere, bruciato l’auto ed è tornato a casa per questo pranzo inimmaginabile. Nonostante sia stata arrestata anche la moglie, Efendi ha insistito nell’affermare che la donna non sarebbe coinvolta nell’omicidio e che non dovrebbe esserne considerata responsabile.