Girona (Spagna) – Non riuscivano ad accettare la fine prematura del proprio bimbo di 7 anni, i coniugi Hopkins. Bruce, Schrell e i loro due figli – un 12enne ed una 14enne – hanno preservato, all’interno della loro abitazione a Girona in Spagna, un tanto triste quanto ingombrante segreto. La macabra scoperta è stata effettuata dalle forze dell’ordine iberiche, contattate dalla proprietaria dell’appartamento dove la famiglia Hopkins, statunitense d’origine, viveva. La Polizia, dopo aver aperto la porta dell’abitazione della famiglia, ha rinvenuto il corpo senza vita del piccolo Caleb, 7 anni, malato di asma.
PERDITA INCOLMABILE. L’ultima volta che Caleb Hopkins è stato visto in vita ed in perfetta salute potrebbe risalire allo scorso 15 novembre. Secondo i testimoni, infatti, la famiglia Hopkins era uscita per festeggiare una ricorrenza di famiglia: un quintetto felice, un nucleo unito come tanti altri, talmente compatto da rimanere incredibilmente vicino al più giovane dei propri componenti, nella vita come nella morte. Famiglia discreta, religiosa ma poco avvezza ad affidarsi alla medicina “tradizionale”, gli Hopkins avevano deciso di curare la patologia del bimbo con rimedi omeopatici ed alternativi; non è certo, però, se sia stata questa la causa della morte del povero Caleb Hopkins.
Quel che è sicuro è che, una volta che gli uomini della Polizia di Girona sono riusciti ad entrare in casa Hopkins in Spagna, si sono trovati di fronte ad uno spettacolo raccapricciante. Il corpo del bimbo, in evidente stato di decomposizione, giaceva nascosto in camera da letto, protetto da diverse coperte poste sui resti del piccolo. Il capofamiglia ha raccontato alle forze dell’ordine di aver tentato di rianimarlo, senza successo.
Probabilmente gli Hopkins, distrutti e increduli di fronte alla morte del piccolo Caleb, hanno ben pensato di celare la realtà agli occhi di tutti, accudendo il corpicino esanime del piccolo e facendo finta di nulla con il resto del Mondo. La famiglia americana è attualmente posta agli arresti, mentre i figli adolescenti della coppia sono stati affidati ai servizi sociali spagnoli.