L’Iran ha condannato le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti sul loro programma di missili balistici. Il portavoce del ministro per gli Esteri ha dichiarato che tali sanzioni non hanno “legittimazione legale o morale”. Lo scorso ottobre, l’Iran ha testato un missile balistico teleguidato con una testata nucleare, a dispetto del divieto imposto dalle Nazioni Unite.
La decisione degli Stati Uniti è stata il frutto dell’eliminazione delle sanzioni nei confronti dell’Iran nell’ambito dell’accordo sul programma nucleare. Le nuove sanzioni fanno sì che 11 entità e individui legati al programma non possano ricorrere al sistema bancario statunitense. Nell’annunciare le misure, il sottosegretario per il terrorismo e l’intelligence finanziaria statunitense Adam J. Szubin ha dichiarato: “Il programma di missili balistici iraniano costituisce una minaccia significativa per la sicurezza regionale e mondiale e continuerà a essere oggetto di sanzioni internazionali”. Il portavoce del ministro per gli Esteri iraniano, Hossein Jaber Ansari, ha affermato: “Il programma missilistico iraniano non è stato progettato per creare armi nucleari. L’America vende centinaia di miliardi di dollari di armamenti ogni anno a diversi paesi nella regione. Queste armi sono usate nelle guerre contro i Palestinesi, i Libanesi e recentemente anche contro gli Yemeniti”.
Le Nazioni Unite, che appoggiano l’accordo nucleare del 2015 tra l’Iran e le potenze mondiali, hanno ammonito l’Iran perché eviti di testare missili di portata nucleare. La IAEA, nel frattempo, ha dichiarato di aver controllato che l’Iran limitasse notevolmente le proprie attività nucleari. Gli Stati Uniti avevano già minacciato l’imposizione di sanzioni sui missili, ma secondo alcune fonti la decisione è stata rimandata perché Washington non voleva compromettere i negoziati per l’accordo sul nucleare. Obama ha definito l’accordo come “intelligente” e ha affermato: “Ancora una volta abbiamo visto che cosa si riesca a fare con la diplomazia internazionale. Gli Stati Uniti rimarranno fermi nell’opposizione al comportamento destabilizzatore dell’Iran”. Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato in merito alle nuove sanzioni: “Ogni azione comporta una reazione“.