E’ arrivato alcune ore fa a Roma Padre Graziano, il principale indiziato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, casalinga scomparsa da Ca’ Raffaello il 1° Maggio di due anni fa. Il religioso ha finalmente ricevuto la tanto attesa cavigliera elettronica che gli consente di poter godere dei domiciliari presso un convento della Capitale.
Sono circa le dieci ed un quarto quando Gratien Alabi, il prete congolese conosciuto in Italia con il nome Padre Graziano, arriva a destinazione. L’uomo, accusato di aver ucciso ed occultato il cadavere di Guerrina Piscaglia, sconterà gli arresti domiciliari presso il convento dei Premostratensi di Roma, ordine a cui il religioso congolese appartiene.
Padre Graziano nei giorni scorsi aveva consegnato tra le mani di uno dei suoi legali un messaggio da rendere noto in cui manifestava amarezza e dissenso per l’assenza della cavigliera elettronica, unica via d’uscita dal carcere di Arezzo nel quale era detenuto. La cavigliera è finalmente a sua disposizione ed oggi, grazie ad essa, Padre Graziano è stato tradotto dal carcere di Arezzo sino al convento romano presso il quale sconterà i domiciliari.