Suning Group ha acquisito il 68,55% delle quote dell’Inter, diventando così il nuovo proprietario del club. L’annuncio è stato fatto in diretta tv da Nanchino, nel corso di una scenografica conferenza stampa. Erick Thohir resta presidente con una quota azionaria del 31%, affiancato però da Zhang Jindong, presidente e fondatore del colosso cinese. Esce invece di scena Massimo Moratti. Complimenti reciproci tra i due presidenti, con Zhang che ha dichiarato: “E’ una missione e responsabilità molto grande rilevare un club così. A Milano ho conosciuto Massimo Moratti e mi ha spinto a intervenire. Grazie a Thohir per aver scelto un partner come Suning, grazie per la fiducia”.
Il Gruppo Suning è specializzato nel settore degli elettrodomestici e dei prodotti elettronici e rappresenta la catena commerciale più estesa in Cina, con 1.600 negozi. A partire dal 2015 la società ha iniziato ad investire nel settore dello sport, rilevando la squadra di calcio dello Jiangsu Sainty Football Club (poi ribattezzato Jiangsu Suning Football Club). L’obiettivo per i prossimi anni è quello di diventare leader nell’industria dello sport. E l’acquisizione dell’Inter va letta alla luce di questo progetto strategico. La scelta di investire sul club milanese deriva dal fatto che l’Inter è la squadra di calcio italiana più popolare in Cina, potendo già contare su 300 milioni di tifosi.
Si tratta di un accordo molto importante per il futuro del club neroazzurro, che nei prossimi anni potrà beneficiare delle cospicue risorse finanziarie di Suning per rafforzarsi attraendo campioni del panorama calcistico internazionale. A beneficiare dell’accordo sarà ovviamente anche il Gruppo Suning, che potrà crescere a livello internazionale rendendo il marchio più conosciuto a livello europeo. Durante la conferenza stampa Thohir ha smentito le voci secondo le quali la sua permanenza ai vertici dell’Inter sarebbe solo temporanea. Ha infatti affermato di non aver intenzione di cedere anche il restante 30%.
Categorico invece il no di Moratti, che ha detto: “sarò amico del Suning ma non farò il consigliere […] Non c’è bisogno di una carica. Ho letto anche dell’ipotesi di fare il consulente, ruolo che non so neanche cosa significhi”. L’ex presidente lascia così l’Inter dopo 21 anni e 16 titoli vinti. Intanto in Cina gli effetti dell’accordo appena siglato non hanno tardato a manifestarsi: già il giorno seguente alla firma Suning ha lanciato una campagna mediatica nella metropolitana di Pechino, utilizzando immagini dell’Inter per promuovere i propri elettrodomestici. L’immagine e il marchio dell’Inter sono quindi destinati ad essere utilizzati massicciamente per sponsorizzare i prodotti di elettronica della Suning.