Leo e Kate non furono presi in considerazione per il ruolo
Esattamente il 19 dicembre di 20 anni fa usciva Titanic, il film vincitore di 11 premi Oscar e passato alla storia per il record d’incassi. Quando pensiamo al film la primissima scena che ci viene in mente sono Jack e Rose, moderni Romeo e Giulietta, in un mare di ghiaccio e l’affondo del Titanic a far da romantica cornice. Ci credereste se vi dicessimo che i due premi Oscar Leonardo Di Caprio e Kate Winslet non erano destinati a far commuovere il mondo? Sì perché in origine per il ruolo dello squattrinato artista era stato preso in considerazione Matthew McConaughey, ma il regista James Cameron insistette per avere Di Caprio. Anche la Winslet non avrebbe dovuto interpretare la Rose che tutti ricordano, il ruolo sarebbe dovuto andare a Gwyneth Paltrow. Candidate erano anche Sophie Marceau, Nicole Kidman, Angelina Jolie, Winona Ryder, Uma Thurman e (udite udite!) perfino Madonna.
Il ruolo titanico che costò l’ipotermia a Kate Winslet
Il personaggio di Rose non era semplice, sia nelle sfumature caratteriali che per presenza fisica. Era infatti fondamentale avere un’attrice “temeraria” in grado di reggere il ruolo. Kate Winslet fu l’unica a non voler indossare il giubbotto termico durante le scene in acqua, con conseguente ipotermia. Ospite al “The Late Show” ha dichiarato “L’acqua era fott***mente fredda”.
Chi è il vero autore del ritratto senza veli di Rose?
Che Di Caprio non potesse essere l’artista originale dell’opera era plausibile, ma nessuno poteva immaginare che il ritratto fosse opera del regista.
Ebbene sì, il poliedrico James Cameron è il vero autore, non solo del nudo di Rose, ma anche dei disegni e schizzi vari che Jack mostra a Rose sul ponte del Titanic. La mano che viene inquadrata nel film, infatti, è la sua e non quella di Di Caprio.
Il lapsus di Leo che piacque a Cameron
Durante la famosissima scena del ritratto, Jack invita Rose a mettersi sul divano dicendole “Sdraiati sul letto, uh, sul divano”. In realtà il copione non prevedeva che il personaggio avesse questo lapsus. Fu infatti un errore di Di Caprio che, tuttavia, divertì il regista e che decise infatti di tenere per la scena.