Nemmeno il tempo di festeggiare l’ottimo risultato raggiunto alle elezioni politiche 2018, che la prima polemica si è abbattuta sulla Lega di Matteo Salvini. In particolare, nel mirino delle critiche è finito Toni Iwobi, il cui nome è diventato storico perché si tratta del primo senatore di colore eletto in Italia. La storia dell’imprenditore parte da lontano, esattamente dal 1976, quando dalla Nigeria giunse nel nostro paese, e da lì iniziò un bel percorso fatto di studi (gli sono state conferite due lauree), lavoro come amministratore delegato di un’azienda informatica, perfetta integrazione (vive da anni a Spirano, provincia di Bergamo) e soprattutto militanza politica. Fin dal 1993, infatti, Iwobi è iscritto al partito del “Carroccio”, e nel 2014 è stato nominato responsabile del dipartimento immigrazione, fino alla carica da senatore raggiunta proprio in seguito alla tornata elettorale del 4 marzo 2018.
Una bella storia, la sua, che però è risultata poco gradita ad un volto noto del calcio nazionale ed estero. Mario Balotelli, infatti, sembra non aver gradito l’elezione del militante leghista alla carica da senatore, manifestando il suo malcontento con un intervento sui social network, nel quale ha scritto: “Forse sono cieco io, o forse non gliel’hanno ancora detto che è nero”, aggiungendo un “vergogna!” che lascia poco spazio alle interpretazioni. Immediate sono scattate critiche e polemiche in merito alle affermazioni dell’attaccante del Nizza, e tra queste è arrivata soprattutto la reazione dell’aspirante Premier Matteo Salvini, il quale ha chiaramente affermato di non aver mai avuto una particolare predilezione per Balotelli né come calciatore, e nemmeno fuori dal campo.
Puntuale è giunta anche la replica del diretto interessato, Toni Iwobi che, se da un lato ha punzecchiato il calciatore, definendolo “ragazzo viziato”, dall’altro ha però manifestato una certa indifferenza verso le sue parole, lasciando intendere di voler mettere da parte le polemiche per pensare esclusivamente al suo nuovo incarico. Il neo-senatore, infatti, sia al “Corriere della Sera” che a Radio Capital, ha affermato di non avere alcun interesse nel fare arrivare al centravanti ex Inter una risposta ufficiale, definendolo un “bravo calciatore”, ma preferendo “non commentare” il resto. Successivamente, dopo aver ribadito che Balotelli è un giocatore talentuoso, Iwobi l’ha anche esortato a continuare a fare il suo lavoro “visto che è portato a farlo”.
Per il resto, il senatore della Lega ha dichiarato che attualmente è concentrato sul suo nuovo impegno in Parlamento e sugli obiettivi da raggiungere per il suo territorio. In particolare, in un’intervista a “Vanity Fair”, Iwobi ha detto che ad oggi la sua principale preoccupazione è quella relativa alla risoluzione dei problemi degli italiani che versano in difficili situazioni socio-economiche. Infatti, ampliando il suo discorso, il militante leghista ha detto che in un Paese in cui i cittadini non sono felici, nessuno straniero potrà mai sentirsi a suo agio.
Intanto, in queste ultime ore, sono arrivate altre dichiarazioni che ricalcano un po’ quanto affermato da Mario Balotelli. Andrew Howe, atleta italiano di origini statunitensi, argento mondiale nella specialità salto in lungo nel 2007, ha definito un “controsenso” una situazione in cui un politico di colore lavori come senatore per la Lega. Insomma, anche se Iwobi si è detto pronto a farsi scivolare via tutte le critiche, sembra proprio che i suoi detrattori e coloro che sono rimasti perplessi di fronte alla sua elezione all’interno del partito di Matteo Salvini, non siano poi tanto disposti a far passare sotto silenzio questa particolarità legata alla sua carriera politica.
Patrizia Gallina