Fin da quando sono stati effettuati i sorteggi dei gironi di Champions League, tutti hanno manifestato un certo interesse verso il doppio confronto Juventus-Manchester United che avrebbe messo di fronte la tifoseria bianconera con il suo acerrimo rivale ai tempi dell’Inter, Josè Mourinho. In effetti, alla prova dei fatti, quest’incrocio si è confermato carico di tensioni, sfociate poi nel gesto polemico del tecnico portoghese al termine della gara di ritorno disputata a Torino.
Infatti, dopo aver battuto la Juventus per 2-1 in rimonta con il suo Manchester United, lo “Special One” si è portato immediatamente una mano ad un orecchio per sentire se provenivano ancora dagli spalti dell’Allianz Stadium torinese insulti e improperi nei suoi confronti. Inevitabilmente, nel dopo-partita ci si è soffermati soprattutto su questa vicenda, piuttosto che sugli sviluppi della partita e su un risultato fondamentale per i Red Devils in ottica qualificazione agli ottavi di Champions League.
Ai microfoni dei cronisti, Mourinho ha spiegato che avrebbe voluto occuparsi prettamente del suo lavoro, invece si è trovato ricoperto di insulti per ben 90 minuti. Dopo aver ammesso che a mente fredda quasi certamente non si sarebbe reso protagonista del siparietto polemico che ha fatto discutere, l’allenatore lusitano ha anche aggiunto che, sul momento, quella gli è sembrata la risposta migliore “a chi ha offeso tutta la famiglia, oltre a quella interista”. Dunque, un modo per tutelare non solo i suoi cari, ma anche l’ambiente dell’Inter al quale l’allenatore portoghese è rimasto legato indissolubilmente dopo la conquista del Triplete nel 2010.
Nella speranza di aver chiarito una volta per tutte i motivi della sua mano portata all’orecchio al fischio finale di Juventus-Manchester United, Josè Mourinho ha voluto occuparsi prettamente del match, elogiando l’ottima prestazione dei suoi calciatori. Il tecnico dei Red Devils, infatti, ha parlato di “partita fantastica”, dicendo che in questo momento la sua squadra non può esprimersi meglio di come abbia fatto a Torino, soprattutto al cospetto di una Juventus che, attualmente, è nettamente superiore alla compagine inglese e che ha degli obiettivi molto più ambiziosi. Lo “Special One” non ha negato che il suo team sia stato anche piuttosto fortunato, giacché il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio, anche se la buona sorte ha sorriso ai suoi ragazzi perché sono stati in grado di andarsela a cercare fino all’ultimo minuto.
Durante la gara contro la Juventus, per il Manchester United sono risultati decisivi gli ingressi dalla panchina, e anche Mourinho ha evidenziato quest’aspetto, parlando soprattutto dell’importanza del rientro di Fellaini. L’ex allenatore dell’Inter, infatti, ha dichiarato che il recupero del centrocampista belga è stato fondamentale perché ha permesso alla formazione inglese di “cercare le tracce dirette”, andando a creare una serie di giocate offensive pericolose che, nelle battute finali della gara, hanno dato ai Red Devils l’opportunità di mettere a segno le due reti che gli hanno permesso di espugnare lo stadio torinese.
Patrizia Gallina