Come ogni venerdì, la cabina di regia del Governo si prepara ad annunciare i nuovi colori delle Regioni. Dopo l’abolizione del giallo fino al prossimo 30 aprile, gran parte dell’Italia è oggi suddivisa tra zone rosse e zone arancioni. E, mentre si attende la conferenza stampa del premier Mario Draghi, si iniziano a monitorare gli rt per capire gli eventuali cambiamenti.
Da zona rossa ad arancione, quali sono i nuovi colori delle Regioni
Quasi sicuramente Valle d’Aosta, Sardegna e Puglia occuperanno, anche per la prossima settimana, la fascia di maggiore rischio. I nuovi colori però potrebbero coinvolgere alcune Regioni come la Campania, che secondo gli ultimi dati dovrebbe tornare in zona arancione. C’è grande attesa anche per la Sicilia che, ad oggi, conta 117 comuni in zona rossa, ma l’rt sembra essere migliorato negli ultimi giorni, tanto da raggiunge l’1,03.
Mentre prosegue la campagna vaccinale in tutto il Paese, ci sono alcune aree che presenterebbero già i numeri da fascia gialla. Per questo motivo, Regioni come Emilia Romagna, Lazio, Marche e Veneto, sperano in una graduale riapertura delle proprie attività già nel mese di maggio. L’incidenza dei contagi, nell’ultima settimana, è scesa raggiungendo il numero di 182 casi ogni 100 mila abitanti. La situazione, però, è ancora critica soprattutto nelle terapie intensive, con una soglia di occupazione pari al 39% così come riporta Il Corriere della Sera.
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L’attuale situazione delle Regioni in Italia
In attesa di un ritorno alla normalità, le misure in vigore in Italia sia in zona arancione, sia in zona rossa rimarranno tali fino al prossimo 30 aprile. Da maggio, dunque, si potrà assistere ai primi cambiamenti che le Regioni stanno studiando in collaborazione con il Governo per ripartire quanto prima.
Nelle prossime ore, il ministro della Salute Roberto Speranza, firmerà i nuovi cambi di colore delle Regioni che saranno validi a partire da lunedì 19 aprile. Al momento, la suddivisione in Italia è la seguente: in zona arancione si trovano Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. Mentre, in zona rossa si collocano Valle d’Aosta, Sardegna, Campania e Puglia.