Si tornerà, a breve, in zona gialla a seguito del rapido aumento di casi da infezione Sars–Covid. Secondo le ultime dichiarazioni, c’è la possibilità di una occupazione delle terapie intensive superiore al 5% e dei reparti ordinari maggiore del 10%. Motivo per cui, governi e Regioni sembrano aver preso la decisione di introdurre nuove restrizioni, al fine di monitorare la diffusione della pandemia. Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Zona gialla: i nuovi provvedimenti per vaccinati e non
Non sono ancora chiare e ben definite le decisioni prese sull’utilizzo del green pass. Nel dettaglio, però, la riunione della Conferenza delle Regioni ufficializzerà la proposta di modifica dei parametri dei territori. Fondamentale è il monitoraggio della campagna vaccinale e dei tassi di ospedalizzazione. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha dichiarato: “È una riforma che ha senso, perché abbiamo la variabile della copertura vaccinale”.
Le Regioni chiederanno al governo di modificare i parametri di incidenza- con 50 casi ogni 100mila abitanti oggi si va in zona gialla, una situazione che potrebbe coinvolgere Sicilia e Sardegna. L’ipotesi e il piano, confermato da fonti di governo, è un tasso del 5% per i posti in terapia intensiva e del 10% per gli altri reparti. Secondo le ultime statistiche, se dovesse passare tale criterio, nessuna regione andrebbe in giallo. Attualmente, la media nazionale di occupazione dei posti letto è ferma al 2%.
Di certo, ancora non è stata dichiarata la durata dell’attuale decreto (in scadenza il 31 luglio 2021), causa incisività della variante Delta. Il Ministro per gli affari regionali ha affermato: “questa sarà la settimana in cui prenderemo le decisioni” e ha concluso con: “Credo che l’intendimento sia di prolungare lo stato d’emergenza fino a fine ottobre. C’è in campo anche l’ipotesi di fine gennaio ma credo si possa ragionare su un primo step ad ottobre e poi, naturalmente, valutare”.
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