Londra – Mai come in questi ultimi anni, episodi cruenti si verificano proprio dal dentista: il caso odierno ha visto un odontotecnico in preda a quello che sembra un raptus aggressivo, anche se l’omicida ha dato un’altra versione dei fatti. L’uomo, Rashmi Patel, aveva fissato con una paziente la prima di una serie di sedute nelle quali la donna aveva pianificato l’estrazione di circa 20 denti. La 64enne Judy Gan non immaginava certo che, subito dopo l’anestesia, il fidato dentista avrebbe cominciato ad estrarle tutti i denti. La paziente non ha resistito al dolore, è svenuta ed il personale che assisteva il medico durante la seduta ha avvertito l’uomo del pericolo che stava correndo.
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Rischiava di ucciderla, doveva fermarsi: così lo incitavano a smettere i presenti, mentre la donna prendeva di nuovo conoscenza per pochi secondi e lo supplicava anch’ella di interrompere la sanguinosa opera di estrazione. Patel non ha voluto neanche accettare di chiamare il 911 per permettere ai soccorsi ospedalieri di accorrere in tempo per salvare la paziente. Solo quando i valori vitali della donna sono calati vertiginosamente, il dentista ha temuto per la vita della 64enne e ha chiamato l’ambulanza. Purtroppo, però, era troppo tardi: la donna è morta poco dopo la telefonata che il medico ha accettato di fare soltanto in ultimo. Costatato il decesso, il personale medico accorso sul posto ha provveduto ad allertare la polizia inglese.
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Il dottor Patel è attualmente in arresto, è stato sospeso dall’ordine e rischia il carcere per omicidio colposo. Lui, però, si è difeso spiegando le ragioni di quanto accaduto: non si sarebbe trattato di un raptus, ma dell’applicazione di una nuova strategia medica che è stata molto pubblicizzata per il web ed ha riscosso un discreto successo. In ciò, nulla di male, se Patel non avesse deciso di agire contro ogni etica professionale, ovvero contro il volere e senza aver nemmeno richiesto il permesso del paziente. Soprattutto, però, una tecnica non ancora riconosciuta da una comunità scientifica nazionale non può assolutamente esser considerata da un medico professionista, tanto meno da un dentista.