Scampia – Ieri, il rito commemorativo in onore di Ciro Esposito ha attirato a Napoli molti tifosi, che hanno salutato il giovane deceduto dopo il famoso scontro che precedette la Coppa Italia, il 3 maggio. Sempre ieri si è espressa in favore del giovane la sua ex-fidanzata, Simona, che ha tenuto a ricordare la natura di tifoso di Ciro Esposito. “Pulito” e corretto nei confronti delle altre tifoserie, a detta della giovane, la quale ha avuto bisogno di un microfono per permettere a tutti i presenti alla cerimonia di ascoltare il suo messaggio di addio.
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“Ciro era un ragazzo, non un ultrà“, ha esordito Simona in ricordo del fidanzato ucciso, “cantava, esultava, si divertiva. Questo era il suo tifo”, ha ribadito la giovane, “un tifo pulito così come dovrebbe essere, non sostenuto dalla violenza ma dall’entusiasmo di veder giocare la sua squadra.” Inoltre, la ragazza ha anche dedicato un appello particolare a chi intendesse vendicare il giovane con gesti vendicativi e rappresaglie contro i gruppi ultrà romaneschi.
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Proprio ad uno di questi appartiene De Santis, l’uomo che ha sparato mortalmente al giovane napoletano ed ora rischia la vita a sua volta per gravi lesioni dovute ad una delle rappresaglie. “Sotterrate la violenza“, ha chiesto Simona ai tifosi presentatisi all’evento per onorare la memoria di Ciro Esposito, “non facciamo che questo dolore colpisca altri giovani, figli, fratelli, amici, amori”. La giovane ha puntato sul senso di dignità e correttezza nel non cercare vendetta, perché non è così che Ciro avrebbe agito e si tratta di un messaggio espresso più volte anche dai familiari del giovane napoletano.