“Non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace”: questo detto popolare si tramanda da generazioni per spiegare a uomini e donne che non esiste un canone di bellezza universale. Esiste una definizione ufficiale di “bellezza”: essa è “L’ insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi, che suscitano emozioni piacevoli“. Se dovessimo prendere per veritiero questo assunto, allora come potremmo stabilire le qualità che rendono una persona piacevole? Definire il concetto di bellezza nelle diverse parti del Mondo è lo scopo primario dello strano esperimento portato avanti dalla giornalista e fotografa Ester Honig, “Before & After”.
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“Before & After” potrebbe essere definito un vero e proprio studio antropologico, che mira a mostrare, in maniera semplice e veloce, l’ idea di bellezza nei vari Paesi del globo. La Honig ha spedito via mail una sua foto ad alcuni “colleghi” stranieri, amatoriali e professionisti. All’ immagine seguiva una sola richiesta: “Fammi più bella che puoi”. Il mezzo per realizzare il “miracolo”? Photoshop, naturalmente! Il risultato è stato sorprendente, per certi aspetti. Alcuni fotografi hanno rispedito una Ester Honig profondamente modificata: Nazioni come Stati Uniti ed Argentina hanno proposto un’ idea di bellezza “artificiale”, con tanto di chioma fluente, occhi allungati e tanto, troppo trucco. Più elegante e semplice il canone di bellezza proposto da Regno Unito, Romania e Venezuela. A sorpresa, anche l’ Italia si è “contenuta”, limitandosi ad aggiungere un velo di ombretto verde sugli occhi e a dare una sfoltita alle sopracciglia forse troppo “irsute” della donna.
La Germania ha restituito alla fotografa una chioma rossa, tipica della propria Nazione, mentre per il Marocco la bellezza risiede nell’ immancabile velo d’ ordinanza: tutto il resto è noia. Mentre Bangladesh e Filippine hanno deciso di “strafare” con Photoshop (il loro concetto di bellezza è, evidentemente, legato all’ idea di “eccesso”), la “palma d’ oro” della semplicità va al Vietnam: il photoshopper del sud-est asiatico ha sorpreso la Honig, rispedendole un’ immagine il più fedele possibile a quella originale, priva solo delle immancabili occhiaie che di bello, bisogna ammetterlo, non hanno davvero nulla.
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