I velini – Il programma televisivo “Striscia la Notizia” si era aperto quest’anno con una novità assoluta: la presenza dei velini al posto delle classiche veline. Questa novità era stata voluta dallo stesso Antonio Ricci, che polemizzava contro Miss Italia e contro l’assenza del programma di bellezza dai palinsesti Rai. La cosa però non ha funzionato, e dopo poche settimane i velini sono stati sostituiti dalle veline.
“Be’, è normale. Sarebbe stato bello restare un po’ di più sul bancone di Striscia la Notizia. Tre settimane sono poche. Però, non è detto che sia finita: magari torneremo” così si esprimono gli ex velini, al secolo Elia Fongaro (il biondo) e Pierpaolo Petrelli (il moro). E aggiungono: “Nel nostro contratto era prevista la possibilità che, dopo tre settimane, finisse tutto: questo lo sapevamo. L’addio, però, non era automatico: la possibilità di restare ancora un po’ c’era. Ma Antonio Ricci, il “capo” di Striscia, ha preferito tornare sul classico: con l’arrivo di un conduttore uomo come Piero Chiambretti, ha voluto mettere in video delle veline“.
I due ragazzi non hanno avuto tempo di abituarsi all’idea dell’imminente addio, infatti dichiarano al giornale DiPiù: “Ci hanno detto che ci avrebbero sostituito solo un paio di giorni prima dell’ultima puntata. Un po’ di dispiacere c’è stato, certamente. È normale. È stata una esperienza fantastica: chi non sarebbe stato triste a dire addio a quell’ambiente?“
Ora il “pericolo” è quello di avere l’etichetta addosso di velini anche in futuro, ma i ragazzi la prendono in maniera positiva: “È ovvio che il pericolo di rimanere associati al ruolo di velini, a quello dei ragazzi a torso nudo, dei belli che non parlano c’è. Starà a noi, alle nostre capacità fare in modo che questa immagine di velini venga meno. Riuscire a fare si che, oltre alla bellezza, si percepisca anche il resto“.
Insomma i velini non hanno retto. La bellezza femminile domina ancora il mondo dello spettacolo e Ricci è stato costretto a far tornare le veline a Striscia la notizia 2013. Si tratta comunque di un precedente, chissà se in futuro non si continuerà su questa strada.
Fonti: “leggo” “Blasting.news”