Milano – La reazione di uno studente della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica ha dimostrato quanto, in realtà, il giovane tenesse alla materia. Il ragazzo, 23enne di Pordenone, aveva appena saputo l’esito di un esame scritto di Teologia, risultato al quale ha risposto al professore con affermazioni molto esplicite (bestemmie).
Locuzioni che per ovvi motivi abbiamo dovuto censurare: “Non è possibile che per fare il traduttore in congressi dell’UE io sia costretto a studiarmi tutta ‘sta m***a, dio *****! Di Dio, Gesù e tutti gli altri scagnozzi non me ne frega un ***** P**** **o m*******o b**t***o.”
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Per di più, il 23enne ha sentito il bisogno di esprimere la propria rabbia con atti di vandalismo (quali nella foto) per cui l’Università ha deciso di espellerlo. In seguito, il pordenonese ha ammesso di aver iniziato il percorso di studi nella Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere unicamente per volere della madre, ma non ha potuto cavarsela con così poco: oltre all’espulsione d’obbligo, il ragazzo è stato “condannato” a 90 ore di attività socialmente utili, come risarcimento all’Università per il danno apportato alle strutture scolastiche: il punto di partenza di tale pena è proprio la riverniciatura del muro che il 23enne ha tinto con la proprio ira repressa.