Ennesimo caso di molestie a danni di minori denunciato nella Capitale. L’ orco, stavolta, sarebbe un operaio 47enne, sposato e padre di tre bambini.L’ indagato, ex allenatore di calcio, aveva il compito di occuparsi della preparazione agonistica di una squadra di “pulcini” di un oratorio di Acilia, zona periferica ad ovest di Roma. L’ allenatore, apparentemente irreprensibile in campo, negli spogliatoi avrebbe adottato un comportamento a dir poco sconveniente nei confronti di alcuni bambini di età compresa tra i sette e i dieci anni.
Le violenze ai danni delle piccole vittime sarebbero cominciate nel 2011. L’ allenatore avrebbe diretto le sue morbose attenzioni in particolare su due maschietti. Il primo bimbo sarebbe stato molestato all’ interno dell’ oratorio stesso, senza che il sacerdote ne fosse a conoscenza, mentre la seconda vittima sarebbe stato “avvicinato” nell’ abitazione del 47enne.
Le indagini dei Carabinieri sono scattate a seguito delle denunce dei genitori delle vittime. Secondo il racconto dei minorenni, l’ allenatore utilizzava con i piccoli calciatori un approccio di tipo “abusante preferenziale-seduttivo”. L’ “orco” instaurava con le sue “prede” un rapporto di fiducia ed affetto, trasformando gli abusi in “intima complicità” agli occhi del bambino il quale, confuso della situazione, non riusciva a rendersi conto di essere vittima di una violenza sessuale vera e propria. L’ indagato, in particolare, era solito toccare i bambini nello spogliatoio, adducendo la scusa di voler aiutare i piccoli a cambiarsi per gli allenamenti.
I genitori delle vittime, attonite per l’ accaduto, puntano il dito contro i sacerdoti dell’ oratorio. “Sapevano tutto e volevano coprire questa vicenda per evitare un polverone”, è stata l’ accusa dei padri e delle madri i cui piccoli figli sono stati, per due anni, in balia dell’ allenatore. “Non avevamo pensato di denunciarlo quando due anni fa ci furono riferiti degli episodi, pensando che fossero solo voci”, ha risposto il prete dell’ oratorio, choccato dalla notizia dell’ arresto dell’ operaio, assiduo frequentatore della parrocchia. “L’allenatore aveva negato tutto e noi avevamo pensato di trasferirlo nella squadra dei ragazzi più grandi”, continua il prelato. Alla proposta di trasferimento, l’ allenatore aveva risposto allontanandosi dall’ oratorio.
Il sacerdote ha garantito la sua piena disponibilità a collaborare con le forze dell’ ordine per far luce su questa sordida vicenda. L’ accusato, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli, è accusato di violenza sessuale aggravata e continuata su minore.