Quando si tratta di exit poll e risultati delle elezioni, errori da poco acquistano maggiore gravità: è quanto accaduto ieri sera sul sito de La Repubblica, in cui la redazione del giornale ha reso noti i dati dei sondaggi sulle votazioni. L’autorevole fonte nazionale ha commesso l’errore di inviare le percentuali erronee prima della chiusura dei seggi (avvenuta alle 23), scatenando una bufera di polemiche tra i politici, che hanno criticato il sito a colpi di aggiornamenti di stato sui social come Twitter. La spiegazione a quest’incidente è arrivata subito e chiara dalla redazione, ma non è servita a placare la rabbia di elettori e candidati.
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“In linea per errore pagina prova di @repubblicait con exit-poll e numeri finti“, twitta Repubblica dopo pochi minuti dallo scoppio della bufera, “Pagina cancellata dopo 5 minuti, ce ne scusiamo con utenti”, ma queste giustificazioni hanno trovato accoglienza. Uno dei primi a criticare con un tweet la mossa de La Repubblica è stato Paolo Becchi, da molti considerato l’ideologo del M5S, che posta: “Non so se la notizia degli exit poll pubblicati da Repubblica, a urne aperte, sia vera. Nel qual caso si tratterebbe di un fatto gravissimo.” A ruota lo ha seguito Guido Crosetto di Forza Italia, con: “È uno scherzo? È gravissimo, anche perchè ci sono già le proiezioni con 30% delle 24. Come è possibile?”
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Arrivando alle accuse più accese, anche Giulia Di Vita del M5S ha espresso così la propria indignazione: “Credevo che il candidato piddino che si inventa tresca con una deputata M5S fosse il massimo. Non avevo visto questo”, twitta la deputata, ma il suo intervento non finisce qui. Pubblicando sul social network la schermata incriminata, per così dire, la donna aggiunge in un altro tweet: “Chissà domani su Repubblica cosa scriveranno. Mi aspetto Scalfari che ci accusa di aver hackerato il sito e pubblicato exit poll finti”, conclude.