Roma, 18enne pestato in strada, il movente: “Era antifascista”

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Roma – Un episodio più unico che raro per un 18enne romano che apparentemente non aveva nessun motivo per aspettarsi un attacco del genere. Aggredito da due malviventi per aver risposto “sì” ad una domanda sul proprio orientamento politico, il giovane ha raccontato tutto ai media: “Ho notato due persone ferme in strada. Mi fissavano e sembrava che mi stessero aspettando“, continua, “Quando ho raggiunto una zona poco illuminata, uno di loro mi è venuto incontro e mi ha chiesto se fossi un antifascista.” E’ in quel momento che il ragazzo, senza negare la propria ideologia, è stato raggiunto da un terzo complice degli aggressori, per poi essere pestato a sangue.

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“Ma non ti vergogni a dircelo?”: così i tre incitavano il 18enne romano a reagire alle botte, ma lui viene steso da un pugno e non riesce ad alzarsi dall’asfalto. Atterrato dopo che gli erano stati rotti gli occhiali, il giovane comincia a sanguinare dal naso, si copre il volto per proteggersi mentre i tre lo prendono a calci. La vittima urla, poi riesce a raccogliere le forze per alzarsi e fuggire, incontrando un giovane che sarebbe poi risultato testimone della vicenda: si tratta di un altro giovane della zona, accompagnato dal proprio cane. Il 18enne sanguinante chiede aiuto al passante, mentre i tre aggressori li raggiungono poco dopo.

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La polizia era già stata chiamata, quando il branco si avvicina ai due chiedendo se avessero allertato le autorità: “Mi dicono di stare tranquillo, è evidente che hanno paura”, racconta il 18enne pestato, “Io sto continuando a sanguinare e inizio ad urlare contro di loro, facendoli fuggire.” Il giovane viene raggiunto da ambulanza e polizia, dovrà operarsi al naso con una prognosi di 20 giorni, mentre già sono in corso le ricerche dei tre colpevoli. “Mi metterò in contatto con il ragazzo che stava portando a spasso il cane”, conclude il 18enne, “anche lui saprebbe riconoscere i miei aggressori.”