LeBron James ritorna a casa: lascia i Miami Heat e torna ai Cavaliers di Cleveland, città capitale dell’Ohio e sua terra natia (Akron 1984); è questa la bomba di giornata che ha fatto tremare l’intero mondo del basket Nba, ma anche Europeo e non. LeBron James lascia dunque gli Heat di Miami dopo quattro anni in cui ha disputato altrettante finali per il titolo vincendone due (2012,2013). Ma i Cavaliers di Cleveland sono stati la prima franchigia Nba in cui LeBron ha militato, disputando sette stagioni in cui fu eletto rookie dell’anno 2004 ed Mvp dell’anno nel 2009 e nel 2010, senza però allora riuscire a vincere il titolo. LeBron torna dunque sui suoi passi dopo che nel 2010 lasciò Cleveland tra il disprezzo e l’astio da parte di società, tifosi e di tutto l’Ohio, con scene di follia pura condita da incendi di manifesti raffiguranti LeBron e di T-shirt numero 23 dei Cleveland.
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LeBron ha dichiarato che è troppo forte il legame con la propria terra, Cleveland dal canto suo sembra pronta sia a livello di supporters sia a livello dirigenziale, ad abbracciare James. Questi nel 2010 si vide recapitare pubblicamente una “lettera al veleno” da parte della dirigenza Cavaliers, lettera che (sarà un caso) è stata scelta da LeBron come mezzo per far sapere al mondo la propria decisione. Una lettera aperta affidata a Sport Illustrated, giornale sportivo a cui LeBron è molto legato dopo che nel 2003 Sport Illustrated lo portò in copertina a soli 19 anni omaggiandolo del suo storico soprannome: “The Chosen One”, Il Prescelto.
La carriera di LeBron iniziò proprio quell’anno a Cleveland come prima scelta assoluta nel draft, dopo che all’università si fece conoscere a suon di punti diventando subito popolarissimo e seguitissimo nei palazzetti dell’Ohio e al di fuori dello Stato di nascita. LeBron si è distinto fino ad ora in carriera per essere il più giovane a battere numerosi record, basati su percentuali e non solo, abbattendo per numero di punti in determinati parametri giocatori che hanno fatto la storia della pallacanestro a stelle e strisce.
Dal punto di vista statistico la carriera di LeBron è una scommessa vincente, si parla di una media (in carriera!) di 28 punti, 8 rimbalzi e 7 assist a gara in undici stagioni ad oggi, con un totale che oscilla dai 2000 ai 2300 punti per stagione (esclusi play off). Play off nei quali LeBron ha saputo tenere medie da vertigini, accrescendo spesso le proprie statistiche fino a diventare una volta schierato da ala grande completissimo e con percentuali altissime sia dentro che fuori dall’area, oltre che ottimo ai liberi, a rimbalzo ed assist.
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Con tutti questi presupposti LeBron ritorna nella terra natìa, in una squadra giovane che vuole puntare fin da subito ad imporsi, avente Kyrie Irving nel ruolo di play, Andrew Wiggins prima scelta al draft 2014, anche Thompson e Waiters ad alimentare le speranze di un pubblico che si è già riversato nelle zone limitrofe alla casa di LeBron James per accoglierlo dopo il ritorno dal Brasile dove è volato per assistere alla finale dei campionati del mondo di calcio.
Staremo a vedere, ma di certo a Cleveland da oggi tira aria buona, la stessa lasciata quattro stagioni fa e il grido di battaglia nell’Ohio da oggi è “The King is back!”