NAPOLI – Il prefetto di Napoli Francesco Musolino ha sospeso il sindaco Luigi de Magistris a poche ore dall’inizio dell’incontro internazionale della Bce alla Reggia di Capodimonte. Gli atti della Cancelleria del Tribunale di Roma sono arrivati in mattinata ed in serata è stata notificata la sospensione a De Magistris.
Al momento la reggenza spetta al vicesindaco Tommaso Sodano, anch’egli condannato ma per non per un reato tale da dovergli sospendere la funzione. La situazione relativa all’ormai ex sindaco di Napoli, comunque, è ancora in fase embrionale. De Magistris non vuole mollare la presa e sta tentando in tutti i modi di far sentire le proprie ragioni, a volte avvelenando il clima istituzionale chiamando in causa il Capo dello Stato. Il motivo è molto semplice: il 9 maggio scorso, Giorgio Napolitano fu indagato dalla Procura di Napoli per una indagine di Tangentopoli. Il suo nome, alla fine, fu secretato e non finì sul registro degli indagati.
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All’arrivo della sentenza, la risposta di De Magistris è stata un semplicissimo “no comment”, aggiungendo anche un “salutamela” a margine di una conferenza stampa. La sospensione della carica, comunque, potrebbe terminare grazie alla prescrizione del reato già il prossimo marzo. Ciò vuol dire che sarà difficile che il processo di secondo grado e la Cassazione si possano concludere entro i termini previsti per evitare la prescrizione.
La sua maggioranza, seppur abbia ottenuto un successo considerevole nell’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale, potrebbe vacillare. Possiamo soltanto dire che la situazione è tutt’altro che risolta. Le prossime ore, infatti, potrebbero portare a nuovi colpi di scena seppur la carica di De Magistris sembra essere davvero giunta al capolinea.
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