Marche, è boom di rapine. Tra crisi e silenzio stampa

Mentre le Marche fanno una stima dei danni da furti – tra la giornata di ieri e quella di oggi sono stati rapinati un pescivendolo, alcuni proprietari di abitazioni narcotizzati in casa propria ed è stata persino “sequestrata” la statua di una Madonnina dalla cappella votiva nella quale “risiedeva”: un vero record, del quale non vantarsi – i quotidiani ed i TG nazionali tacciono. Eppure, i numeri fanno quasi paura: la cronaca locale registra almeno un caso al giorno di furti di automobili, piccole somme di denaro e altre fonti di seppur minimo profitto, prontamente sventati dalle Forze dell’ Ordine, oramai “allenate” a fronteggiare un tale clima di tensione che non risparmia nessuna delle grandi città marchigiane. Il silenzio delle massime testate e della politica italiana non fa che peggiorare la situazione, relegando le Marche in una sorta di angolo di solitudine dal quale non è possibile uscire senza un aiuto concreto.