Mosca – Ci sono storie che mozzano il fiato. Situazioni che precipitano tragicamente, lasciando il segno nelle persone che le vivono, loro malgrado, in prima persona. Istanti brevi che cambiano per sempre la vita di qualcuno. Morti inspiegabili e, per certi versi, assurde, per questo inaccettabili.
Evgenia Sviridenko aveva 24 anni. Era una ragazza come le altre: alta, bionda, grande sorriso, la giovane era una presenza fissa sui social network russi. Una smodata passione, quella per il portale VKontakte – la versione sovietica di Facebook – che la ragazza visitava in ogni momento, servendosi spesso del suo iPhone per collegarsi e tenersi aggiornata sulle ultime notizie postate sul portale. Social network e iPhone: un binomio inscindibile per la bella Evgenia, che si è rivelato inaspettatamente letale per la ragazza.
Evgenia Sviridenko condivideva un appartamento con il suo coinquilino, testimone involontario della rapida – ma non per questo meno atroce – fine della 24enne. Secondo la testimonianza del giovane, Evgenia era in bagno, immersa nella vasca colma di acqua bollente, con il suo inseparabile iPhone sotto carica. La giovane non aveva resistito e anche in quella circostanza aveva voluto dare la solita “sbirciatina” d’ ordinanza su VKontakte, noncurante del fatto che il suo telefonino era comunque collegato ad una presa elettrica tramite il caricabatterie. In un istante, la tragedia: l’ iPhone della ragazza è andato letteralmente in corto circuito, folgorando Evgenia che si trovava, incapace di compiere qualsiasi gesto per salvarsi la vita, all’ interno della vasca da bagno. Inutile l’ arrivo dell’ amico nella stanza che non ha potuto far altro che assistere, sconvolto e impotente, alla morte della ragazza.
Stando ai primi accertamenti, Evgenia Sviridenko sarebbe morta sul colpo: tesi confermata dalla testimonianza rilasciata alla Polizia russa dall’ inquilino della 24enne. “Quando sono entrato in bagno ho visto che galleggiava pallida e ancora tramante per lo choc, e il suo iPhone era adagiato sul fondo della vasca”, ha raccontato il giovane agli investigatori. Le indagini proseguono: le forze dell’ ordine vogliono accertarsi che l’ iPhone di Evgenia fosse collegato ad un caricabatteria targato Apple, per rilevare eventuali responsabilità di terzi in questo inspiegabile, drammatico incidente costato la vita alla bionda 24enne.