Perugia – Insulti e botte da orbi a Ferro di Cavallo, quartiere nella periferia ad ovest di Perugia. La rissa dai contorni pseudo razzisti ha visto protagonisti loro malgrado due giovani meridionali, che avevano deciso di passare una serata come tante a bere qualcosa in un noto locale a pochi Km dal centro perugino. La serata sembrava trascorrere in maniera tranquilla quando alcuni clienti presenti nel bar hanno cominciato ad infastidire i presenti. Al gestore del noto locale di Perugia non è rimasto altro da fare che invitare i disturbatori ad uscire dal proprio bar. La diatriba sembrava risolta quando uno degli avventori cacciato fuori dal gestore ha cominciato ad inveire contro lo stesso e contro i due meridionali.
“TORNATE A CASA VOSTRA”. “Esci se ne hai il coraggio… Ti picchio e ti taglio il collo!“, avrebbe gridato il cliente respinto al titolare del bar, mimando con le mani le sue dichiarazioni. Non è andata meglio ai due ragazzi, rei di provenire dal sud Italia. “Meridionali di merda tornatevene a casa vostra!” avrebbe sbraitato l’uomo, incurante del pessimo show che stava proponendo per le strade di Perugia. Inutili i tentativi di placare l’ira funesta del cliente, palesemente su di giri a causa di un bicchiere di troppo. I due meridionali hanno quindi deciso di uscire dal locale per parlare con l’aggressore verbale, incuranti del fatto che ad attenderli fuori l’uomo non era certamente da solo.
Dalle strade poco illuminate di Perugia, infatti, alcuni amici dell’avventore sono usciti fuori, aiutando l’amico ubriaco a colpire i due ragazzi meridionali. Calci, pugni, insulti che sono costati il ricovero in ospedale per uno dei ragazzi coinvolti nella “bagarre” e la citazione in Tribunale per tutti i protagonisti di questa assurda e triste vicenda a Perugia. I due ragazzi meridionali sono difesi dagli avvocati Marco Brusco e Giuseppe De Lio, mentre gli Umbri saranno rappresentati dai legali Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. Una vicenda dai contorni degradanti, che ben mettono in mostra il clima di tensione sempre presente tra “nordisti” e “sudisti” italiani, con buona pace dei detrattori dell’Unità d’Italia, fomentati in tempi non sospetti da partiti “secessionisti” come la Lega Nord.