Ignazio Marino è indagato per truffa. Secondo il quotidiano Libero, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta nei confronti del sindaco di Roma. L’accusa? Marino, fondatore della onlus Imagine, avrebbe effettuato irregolarità nei pagamenti ai collaboratori, ottenendo degli sgravi fiscali. Nel registro degli indagati compaiono i nomi del primo cittadino romano, della direttrice generale dell’onlus Rosa Garofalo e di un ex dipendente: Claudio Pignatelli. Ed è proprio attorno alla figura di Pignatelli che si addensano i dubbi della magistratura.
Infatti, la Procura sta verificando la regolarità dei pagamenti a Claudio Pignatelli, sempre avvenuti mediante assegni. Tuttavia, dei tre assegni staccati dalla onlus Imagine solo uno risulterebbe intestato allo stesso Pignatelli. Gli altri due sarebbero stati intestati a due persone inesistenti, ma Pignatelli avrebbe comunque incassato i due assegni attraverso una girata. Così facendo Ignazio Marino avrebbe garantito vantaggi fiscali alla propria onlus: la legge Biagi, infatti, prevede importanti sgravi per consulenze inferiori ai cinquemila euro annui.
Ma non è finita qui: al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche l’ipotesi di falso in bilancio. La controversia era già emersa nel 2013, in occasione del ballottaggio tra lo stesso Ignazio Marino e l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tuttavia, l’attuale primo cittadino di Roma e presidente di Imagine, ha sempre sostenuto di essere parte lesa. Allo stesso modo oggi Ignazio Marino, ai margini della presentazione dei primi progetti per il Giubileo, commenta così la notizia: “Querelerò”.