Essere Hannah Montana? Un vero patema, almeno stando alle recenti dichiarazioni rilasciate da una delle giovani star più controverse dell’odierno showbiz musicale: Miley Cyrus. La ragazza è di certo abituata a confessare dettagli “inquietanti” sul suo presente, sul suo passato ed a proporre iniziative choc per le sue tournée, seguitissime da milioni di giovani in tutto il Mondo. I ragazzini, del resto, amano Miley Cyrus anche nonostante le sue esagerazioni o, forse, proprio per questo.
Dopo aver dichiarato che intratterrà prossimamente il pubblico con un concerto in cui si esibirà “come mamma l’ha fatta” con una nota band (pare si tratti dei Flaming Lips), Miley Cyrus si è lasciata andare a confessioni ben poco entusiastiche sul successo avuto grazie al suo “alter ego” televisivo, quella Hannah Montana che l’ha portata ad essere conosciuta dal grande pubblico ma che, come contropartita, le ha tolto l’innocenza tipica della sua adolescenza.
“Dovevo apparire come qualcuno che non ero, e questo mi ha causato anche qualche disturbo di accettazione del mio corpo – spiega l’ex star della Disney al magazine “Marie Claire” – Dovevo essere carina ogni giorno per così tanto tempo, che quando non ero impegnata nello show finivo col domandarmi: Ma io chi sono veramente?“. Il rapporto di amore-odio che Miley Cyrus nutriva nei confronti del personaggio che portava sul piccolo schermo le ha causato una grave forma di dismorfofobia, con la quale la cantante di “Wrecking Ball” è costretta a convivere ancora oggi.
“Tutto è stato pensato perché sembrassi quello che non ero – ha lamentato Miley Cyrus nel corso dell’intervista – Da quando avevo 11 anni, mi dicevano “Sei una pop star! Questo significa che devi essere bionda, avere i capelli lunghi e indossare abiti aderenti e scintillanti”. Ma in realtà ero solo una ragazza fragile di 16 anni con una parrucca e un sacco di trucco. Ogni mattina mi tiravo su a botta di caffè: dovevo solo andare avanti, essere tosta, essere forte. Mi è successo davvero di tutto su quel set. E adesso mi sento una ragazza di 15 anni intrappolata nel corpo di una di 22“.