Jacksonville (Florida) – Togliere una vita ad un povero 16enne e poi, non parco dell’efferato delitto compiuto, postare la foto del suo corpo senza vita sui social network. Non c’è stata alcuna pietà per il giovane Trevius Williams, “falciato” la scorsa domenica sera da un’automobile nei pressi di Jacksonville. Alla guida, un 19enne che è tornato indietro non per soccorrerlo, ma per “immortalarlo” in uno scatto di macabro gusto da condividere immediatamente sui principali social network.
“HO UCCISO UN RAGAZZO”. “Ho ucciso un uomo. RIP“. Poche e crude parole hanno accompagnato il post terrificante sull’uccisione del 16enne Trevius. Sotto la scarna citazione, la foto del cadavere del ragazzo, riverso sull’asfalto, in una pozza di sangue. Il 19enne pirata della strada, immediatamente identificato, pare avesse guidato sotto l’effetto di una miscela per la tosse: ancora non è stata formulata un’accusa per il ragazzo. La madre del 16enne, intanto, ha espresso tutto il suo dolore ed il suo ribrezzo per un’azione tanto sadica quanto indegna.
“MOSTRO”. “Già è difficile accettare che il mio bambino sia stato lasciato solo come un cane in una pozza di sangue – si è sfogata nel corso di un’intervista televisiva la madre della vittima, Connie Coles -Se poi penso che questo ragazzo, oltre a uccidere mio figlio, ha scattato quelle immagini e le ha pubblicate on line mi sento ancora peggio. Chi fa questo? Deve essere una specie di mostro. Nessuno merita un trattamento del genere”.
La madre del 16enne, che aveva mandato il povero ragazzo a comperare il pane per festeggiare il 22esimo compleanno di uno dei suoi fratelli, ricorda ancora i drammatici momenti della scoperta del corpo inerme del suo Trevius. “Continuavo a pensare che si sarebbe svegliato – ha spiegato stravolta la mamma del 16enne – Lo scuotevo per fargli aprire gli occhi ancora una volta. Ma lui era già andato via“.