Bassano, vestiti da militari per la foto a scuola: è polemica

Studenti vestiti da militari per la foto di classe

BASSANO DEL GRAPPA – All’indomani del caso Remondini è aperta la polemica contro alcuni studenti che si sono presentati per la foto di classe vestiti da militari, e non da terroristi, com’era stato dichiarato inizialmente. I protagonisti sono alcuni minorenni dell’Istituto tecnico Remondini di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, che si sono presentati in classe vestiti da militari e con i passamontagna calati sul viso, infischiandosene della tragedia avvenuta una settimana fa a Parigi. Alla richiesta della preside di togliere il travestimento di poco gusto, alcuni studenti hanno risposto di poter fare la foto “vestiti come gli pare”.

È accaduto lo scorso lunedì a Bassano, quando all’Istituto tecnico era in programma la classica foto di classe. Ogni sezione aveva scelto un travestimento a tema e una classe di una ventina di studenti quattordicenni ha deciso di travestirsi da militari, alcuni hanno indossato bandane, quasi a imitare i carnefici dell’Isis che perpetrano le esecuzioni, altri si sono limitati ai passamontagna. “Gli studenti si sono presentati vestiti da militari e non da terroristi, come invece era trapelato in un primo momento – ha affermato la dirigente scolastica – L’ho ritenuto comunque una scelta di pessimo gusto: una ragazzata. Non era il caso di presentarsi così dopo gli attentati. Sono intervenuta e ho deciso di sospendere la foto”. La dirigente ha concluso dichiarando che verranno presi provvedimenti adeguati.

Anche l’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan, è intervenuto sul caso: “Nessuna giustificazione o tolleranza può essere richiamata a fronte del fatto vergognoso verificatosi al Remondini. La fetta di Islam che predica l’odio va condannata con reticenza. È inopportuno ironizzare: consiglio a quei ragazzi di ripassarsi le basi dell’educazione civica”. La Consulta provinciale ha espresso il suo sdegno in merito al travestimento degli studenti nell’Istituto perché questo comportamento va “ad urtare direttamente la sensibilità di tutti di noi, in particolare dopo gli ultimi attacchi a Parigi. Molto probabilmente verranno presi gli adeguati provvedimenti disciplinari”.