#JeSuisEnTerrasse è solo l’ultimo, in ordine di tempo, degli hastag usati dagli internauti per comunicare pensieri ed idee riguardanti le stragi che hanno insanguinato Parigi dallo scorso gennaio. In principio fu #JeSuisCharlie, hastag creato per manifestare vicinanza e cordoglio per le vittime dell’attentato di Charlie Hebdo. #PrayForParis ha fatto il giro del Mondo in pochissimo tempo, presente sulle bacheche di vip, politici e gente comune, mentre #porteouvertes è stato usato per dare rifugio ed aiutare tutti coloro che lo scorso 13 novembre sono stati coinvolti negli attentati.
L’hastag #NotInMyName sarà l’urlo di dissenso dei musulmani che oggi scenderanno in piazza per condannare e dissociarsi dalle stragi rivendicate dall’Isis. C’è anche un hastag che commemora la “poliziotta a quattro zampe” Diesel, il malinois che ha perso la vita alcuni giorni fa durante il blitz di Saint Denis: #JeSuisChien, io sono un cane, per ricordare Diesel, vittima suo malgrado di una “guerra” che non le apparteneva. Nessun hastag, invece, per le numerose vittime innocenti siriane, nè tantomeno per quelle duecento persone morte nel disastro aereo nel Sinai.