Vladimir Putin ha già annunciato una serie di conseguenze catastrofiche riguardo relazioni tra la Russia e la Turchia in seguito all’abbattimento dell’aereo russo nei cieli della Siria. Si pensa che sia la prima volta che un membro della Nato, la Turchia, abbatte un jet russo dai tempi della Guerra Fredda, rischiando di scatenare un aumento vertiginoso delle tensioni internazionali. Il presidente russo non ha esitato a parlare di “pugnalata alle spalle” e a prevedere “terribili conseguenze” circa le relazioni tra i due Paesi. Putin ha anche avvisato i cittadini russi a non andare in vacanza in Turchia, mentre il primo ministro russo ha prontamente annullato la visita in programma ad Ankara.
I rappresentanti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono stati nel frattempo convocati per una riunione mentre un incontro straordinario del Consiglio Nord Atlantico è stato cancellato. Il corrispondente del quotidiano The Indipendent Kim Sengupta ha dichiarato che le relazioni tra Russia e Turchia possono essere state gravemente danneggiate. Vladimir Putin, infatti, è ricorso a un linguaggio molto duro mentre accusava la Turchia di essere complice dei terroristi.
La Nato intanto, su richiesta della Turchia, ha riunito il Consiglio Nord Atlantico, il corpo decisionale dell’organizzazione. Gli ambasciatori dei 28 paesi membri si sono incontrati a Bruxelles per discutere in merito alle future azioni. La Nato avrebbe dovuto abbassare il livello di tensioni nonostante le pesanti affermazioni di condanna delle incursioni russe negli spazi aerei di altri stati membri in Europa. Sengupta ha affermato che l’ultima cosa che vuole la Nato in questo momento è un conflitto con la Russia. L’esperto del Medio Oriente Shashank Joshi, dal Royal United Services Institute, ha dichiarato che la situazione è molto grave perché è probabile che la Russia stia deliberatamente indagando lo spazio aereo turco per ragioni militari e politiche. “Sappiamo bene come i conflitti possano nascere dove ci sono grandi alleanze“, ha aggiunto.
Vladimir Putin ha dichiarato che l’obiettivo del jet erano i terroristi, ma gli analisti hanno sottolineato che il territorio dell’Isis è in provincia di Latakia e i ribelli che hanno reclamato di avere i corpi dei piloti fanno parte di un gruppo anti-Assad affiliato al Free Syrian Army, sostenuto dagli Stati Uniti.