Cane ucciso e lasciato in strada: orrore a Reggio Calabria

Anoia (Reggio Calabria)“Un’azione da barbari”. Così il Sindaco di Anoia, un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria, ha apostrofato l’indegna azione compiuta da ignoti vigliacchi ai danni di un povero cane. Alla propria pagina Facebook, il Primo Cittadino Alessandro Demarzo grida tutto il suo sdegno per un’azione crudele ed incivile, perpetrata ai danni del migliore amico dell’uomo, un essere indifeso che forse doveva pagare una sola “colpa”: essere un trovatello in cerca di famiglia.

PESTAGGIO IN PIENA REGOLA. “Stamattina gli operai del comune hanno fatto una scoperta sconcertante…un cane con i piedi legati e massacrato a botte di tavola in testa.. ho informato i carabinieri e l’ufficio veterinario di zona”, ha raccontato sul social network il Sindaco Demarzo, raccogliendo immediatamente post di solidarietà e rabbia da parte degli utenti Facebook. La vicenda risale allo scorso 3 dicembre, ma è rimbalzata rapidamente sul web, riaccendendo dolorose polemiche sul trattamento “soft” ricevuto da coloro i quali fanno del male, spesso e malvolentieri togliendo la vita, a creature innocenti a quattro zampe.

Secondo una prima ricostruzione, il cane sarebbe stato ritrovato con fratture al cranio (forse dovute ad un letale pestaggio) e con le zampe legate in mezzo alla strada. Al fianco al corpo senza vita, un lago di sangue. Un’altra ipotesi, però, sarebbe al vaglio dei Carabinieri della provincia di Reggio Calabria: il cane, infatti, potrebbe essere stato vittima di un investimento, e il pirata che gli ha tolto la vita potrebbe non essersi fermato a soccorrerlo. Ipotesi tutta da verificare ma, se fosse confermata, penalmente perseguibile. In ogni caso, l’uccisione del povero cane in provincia di Reggio Calabria è l’ennesimo abominio perpetrato ai danni di un povero animale per il quale, molto probabilmente, nessuno verrà punito.