TREVISO – Nel weekend è stato eseguito un sequestro di beni per quasi 1 milione di euro ad un malvivente di etnia Rom che da tempo viveva nel trevigiano. Nelle dichiarazioni dei redditi l’uomo si era sempre proclamato povero perché il reddito dell’intera famiglia non riusciva a superare i 15mila euro in 13 anni di contributi. Le guardie di finanza hanno iniziato ad indagare a causa di alcuni elementi sospetti, ovvero 2 cani rottweiler posti a guardia dell’abitazione, un idromassaggio, la presenza di diverse dipinti e di alcune auto.
La famiglia Rom conduceva infatti un alto tenore di vita grazie ad attività illecite. Nel loro patrimonio erano presenti diverse auto di lusso, intestate a vari membri della famiglia Rom sparsi per l’Italia. Tra i beni sequestrati, anche una villa su 2 livelli con piscina che nel catasto locale era stata registrata come semplice deposito ad una convivente dell’uomo . Il Procuratore della Repubblica del Tribunale Ordinario di Treviso, il dottor Michele Dalla Costa, ha quindi imposto un sequestro di beni per oltre mezzo milione di euro.
L’uomo, assieme al figlio, era già conosciuto alle forze dell’ordine per truffe, usure e riciclaggi. Per la prima volta, nel trevigiano è stato applicato un sequestro sulla base della normativa antimafia di prevenzione patrimoniale all’interno dell’Operazione Gipsy.