Hanno partecipato in pochi, eppure voleva dire molto. Un pò per tutti, non solo per Parigi. Nel pomeriggio di ieri, nella capitale francese a Place de la Republique, si è svolta la cerimonia conclusiva della settimana in ricordo alle vittime degli attentati di Charlie Hebdo e del 13 novembre scorso. Ad assistere alla commemorazione non solo il Presidente Francois Hollande, ma anche il Premier Manuel Valls e il Sindaco di Parigi Anne Hidalgo; con loro, solo una manciata di parigini, a malapena qualche centinaio.
Durante la cerimonia, il Coro dell’esercito francese ha eseguito prima un brano di Jacques Brel, poi il canto simbolo della “Comune di Parigi”, “Le temps des cerises”. Tra le due melodie, la lettura di un testo di Victor Hugo e l’esecuzione di “Un dimanche de janvier” da parte di Johnny Hallyday con la sola chitarra. Infine, il Presidente Hollande ha scoperto la lapide e deposto una corona sul luogo della memoria. Un minuto di silenzio, poi la Marsigliese. Toccante e coinvolgente, peccato per lo scarso affollamento: forse una maggiore partecipazione da parte della cittadinanza avrebbe reso più nitido il ricordo.
Dopo la cerimonia, Hollande ha fatto visita alla Grande Moschea, in linea con la politica delle “porte aperte” lanciata dalle autorità musulmane, per consumare il “tè della fratellanza“. Per l’occasione, sono stati aumentati i controlli e la sicurezza: nessuna auto parcheggiata in tutto il quartiere e il Boulevard Voltaire, che dalla Republique porta al Bataclan, è rimasto deserto tutto il pomeriggio.